Invalidità civile: percentuale dal 75 al 99%, tutte le agevolazioni che in pochi sanno

Invalidità civile, attenzione, ecco quali sono le agevolazioni a cui si ha diritto con percentuale dal 75 al 99%. In pochi lo sanno.

Occhio alle percentuali di invalidità in quanto in base a quest’ultime si ha diritto o meno a determinate agevolazioni. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Attività lavorativa, famiglia, tempo libero e tanto altro ancora. Sono davvero molte le cose con cui dover fare puntualmente i conti, tanto da rendere difficile riuscire a conciliare la sfera privata con quella professionale. Proprio in tale ambito giunge in aiuto l’ordinamento giuridico italiano che tutela coloro alle prese con patologie o menomazioni fisiche o psiche tali da renderli fragili e vulnerabili.

A tal proposito, ad esempio, è bene ricordare che anche nel corso del 2023 è possibile richiedere e ottenere, purché in possesso di determinati requisiti, il riconoscimento dello stato di invalidità civile. Proprio soffermandosi su quest’ultima si invita a prestare attenzione alle percentuali. In base a quest’ultime, infatti, si ha diritto o meno a determinate agevolazioni. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Invalidità civile, le agevolazioni a cui si ha diritto con percentuale dal 75 al 99%: cosa c’è da sapere

Come già detto, in base alle percentuali riconosciute si ha diritto o meno a delle agevolazioni. A tal proposito è bene ricordare che al di sotto del 33% non si viene dichiarati invalidi e pertanto non si ha diritto ad alcun tipo di agevolazione. Entrando nei dettagli, così come riportato su Informazione Oggi, a partire dal 33% si ha diritto ad ottenere gratuitamente protesi e ausili legati alla patologia.

Dal 46% si può essere inseriti nelle liste di collocamento mirato, mentre con percentuale a partire dal 67% si ha diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per prestazioni specialistiche ambulatoriali, diagnostica strumentale e laboratorio. Se la percentuale di invalidità è pari o superiore al 74% è possibile accedere al trattamento pensionistico con l’APE Sociale all’età di 63 anni, a patto di aver maturato 30 anni di contributi.

Quest’ultimi sono pari a 29 anni per lavoratrici con un figlio e 28 anni per le donne con due figli. In alternativa è possibile andare in pensione con Opzione Donna all’età di 60 anni di età e 35 anni di contributi. Il requisito anagrafico è pari a 59 anni per le lavoratrici con un figlio e 58 anni per le donne con due figli.

Invalidità civile, le agevolazioni a cui si ha diritto con percentuale dal 75 al 100%: ecco di quali si tratta

Le agevolazioni aumentano a partire dal riconoscimento di uno stato di invalidità superiore al 75%. Entrando nei dettagli si ha la possibilità di richiedere di lavorare presso la sede di lavoro più vicina e di richiedere l’assegno ordinario di invalidità. Quest’ultimo riconosciuto a patto di aver maturato almeno cinque anni di contributi.

Oltre all’assegno di assistenza, infatti, è possibile beneficiare della pensione di invalidità civile fino al raggiungimento dei 67 anni di età. Se viene riconosciuto uno stato di invalidità al 100%, invece, si ha diritto alla pensione di inabilità. Quest’ultima pari, nel corso del 2023, a 313,91 euro al mese. Questo a patto di  avere un reddito inferiore a 17.920 euro.

Ma non solo, si ha diritto anche all’indennità di accompagnamento pari a 527,16 euro al mese, a prescindere dal proprio reddito. Tra gli altri sostegni economici si annovera anche l’indennità di frequenza per soggetti minori di 18 anni, che hanno difficoltà persistenti nello svolgere i compiti e le funzioni della propria età.

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