Isee, quanto incide il nostro conto in banca nel calcolo? Tutta la verità

Isee, in tanti casi la somma che deteniamo in banca può influenzare l’indicatore, nonostante non si viva comunque in una situazione economica facile. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge in merito. 

L’Isee, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, rappresenta per tutti i contribuenti italiani lo strumento di accesso a tantissime misure assistenziali che richiedono dei ben precisi requisiti reddituali per attivarsi. Si tratta di un indicatore nato per determinare, nel modo più accurato possibile, la reale situazione reddituale di un nucleo familiare

isee 2023
ContoCorrente

Il suo scopo è infatti quella di analizzare tutte le voci di spesa e ricchezza di una famiglia, al fine da determinare chi abbia più diritto ad accedere a determinati benefici per la categorie più in difficoltà della società. Per questo, il suo calcolo non si basa su una semplice somma dei vari redditi dell’individuo o del nucleo familiare. L’Isee tiene infatti in considerazione diverse variabili, che hanno lo scopo di aiutare anche chi apparentemente sembrerebbe vantare un certo stato di benessere economico, quando in realtà non è così. 

Isee, ecco come funziona davvero il calcolo, e di quali variabili tiene conto

Per capire davvero come funziona l’Isee, la prima cosa da tenere a mente è che questo indicatore si divide in due parti. La prima si occupa di analizzare i flussi di denaro del contribuente, tenendo conto esclusivamente della sua situazione reddituale. La seconda tiene invece in considerazione l’eventuale patrimonio immobiliare dei cittadini. In questa analisi dei beni immobiliari, lo stato italiano tiene conto sia di tutto il valore, immobiliare e mobiliare, che il cittadino detiene dal 31 Dicembre del secondo anno in cui si è presentata la dichiarazione dei redditi. 

Si tengono naturalmente a partire dal 2011, delle regole previste per il calcolo dell’IMU, e le unità immobiliari in questione sono fabbricati o terreni. Inoltre non viene rilevata, conteggiata in dichiarazione, il valore di una casa di proprietà, se questo, al netto di un possibile mutuo attivo, risulta inferiore alla cifra di 52mila euro. Questo limite viene oltretutto aumentato di 2.500 euro per ogni figlio a carico del nucleo familiare. Ma per quanto invece riguarda il matrimonio che si date in banca? 

Come funziona il calcolo, quanto si detengono grandi somme sul conto corrente

Quanto incide sull’Isee possedere in banca una certa somma? L’isee tiene naturalmente conto anche di questo, nel determinare la reale ricchezza di un individuo. Se lo stato ritrova nel conto corrente di un cittadino delle somme molto importanti, è evidente come li inserirà nel conteggio determinando un reddito molto più alto. Anche se il primo parametro in tal senso resta sempre il reddito che si percepisce per eventuali rendite e attività professionale. Il motivo è semplice da capire. Qual’è la reale situazione economica di un individuo che ha perso il lavoro nell’ultimo anno, e ha al contempo un buon patrimonio sul proprio conto corrente? Molto meno semplice di quanto si possa immaginare, e l’Isee nasce proprio per tenere conto di queste situazioni. 

Isee, esiste un modo per abbassarlo: quando è possibile

Esistono però dei modi per far abbassare il proprio Isee che sono perfettamente legali e che spesso aiutano i cittadini ad ottenere dei benefici ai quali non avrebbero diritto nonostante vivano davvero una difficile situazione economica. Questo indicatore tiene in primo luogo conto non della situazione reddituale di una singola persona, ma di tutto il nucleo familiare. 

Questo però significa che nel momento in cui decido di spostare la residenza dal domicilio familiare. E non si viene considerata dalla legge fiscalmente a carico dei genitori, un membro può uscire fuori dal conteggio. Facendo così abbassare il reddito complessivo della famiglia, dando dunque diritto all’accesso pieno alle misure assistenziali e bonus previsti o richiesti.

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