Un esemplare che è ancora fortemente radicato nei pensieri e nei sogni dei collezionisti di mezzo mondo. Una vera rarità.
Le valutazioni delle singole monete, di quelle che hanno maggiore rilievo storico, per intenderci, ma anche di quante sono attualmente ancora in circolazione dipenda da innumerevoli fattori. In linea di massima, cosi come lo stesso mercato insegna, tali elementi non risultano alla fine di rilevanza universale. Per intenderci la data di conio, per dire, non è per forza di maggiore o minore valore, e cosi via. Tali elementi in ogni caso riescono a fare comunque la differenza.

In linea di massima, quindi, bisogna sempre tenere ben presente che precise dinamiche influiscono quindi in quelle che sono le valutazioni che portano al potere, per cosi dire dello stesso esemplare sul mercato relativo. Abbiamo già parlato, prima dell’anno di conio, elemento certo più che mai rilevante. Incontriamo poi la riflessione in merito al contesto socio politico che ha portato alla produzione di tale esemplare. Ma non è affatto finita.
Troviamo poi considerazioni circa la tiratura della moneta in questione e all’appartenenza eventuale a serie speciali. Inoltre, ampia ulteriore riflessione circa il soggetto o il luogo rappresentato sulle stesse facciate della moneta. Le condizioni di conservazione della stessa e in ultimo, ma non per questo meno rilevante, la possibile presenza di errori di conio, veri e propri difetti di produzione insomma, capaci di determinare una impennata netta del valore stesso dell’esemplare.
L’avvento del web, negli ultimi anni ha certamente fornito ai collezionisti di tutto il mondo una degna spalla in quella che possiamo considerare la piena gestione della propria passione. La possibilità concreta di avere a disposizione milioni e milioni di contenuti circa tutte le caratteristiche degli esemplari maggiormente in voga. I pezzi pregiati, le monete insomma che meritano di essere seguite se si vuole avere davvero l’ambizione di dar vita a qualcosa di speciale.
In più per gli stessi appassionati aumenta la possibilità concreta di mettere le mani, nel vero senso della parola sui vari esemplari in circolazione sul mercato specifico. Il tutto attraverso le più semplici e dinamiche modalità. L’acquisto online, per esempio, sempre più comodo e sicuro, la vendita online, altrettanto intuitiva e altrettanto protetta. La possibilità, inoltre per gli stessi collezionisti di partecipare ad aste in presenza o virtuali, spesso organizzate dalla stesse piattaforme web di settore.
Monete: 25mila euro per quest’esemplare di 50 lire? Tutto vero!

Nel caso specifico andremo a considerare l’impatto sul mercato collezionistico di uno specifico esemplare. Stiamo parlando della vecchia 50 lire, una moneta entrata di diritto nell’immaginario e nella memoria collettiva per la presenza costante negli ultimi decenni. Parliamo di una moneta, nello specifico realmente quasi sempre presente nella recente storia italiana. In alcuni casi uno specifico esemplare della vecchia 50 lire può valere una vera fortuna.
Partiamo dicendo che questa moneta, in particolare, dal taglio ultra popolare in alcune sue versioni può valere davvero tantissimo. Un esempio? L’esemplare di prova coniato nel 1954, definito “progetto Incudine 1954”. Bordo rigato, peso da 6,25 grammi per un diametro di 24.8 millimetri. Concepito da Giuseppe Romagnoli. Su uno dei lati troviamo la consueta testa di donna, mentre sull’altra al posto del più classico, per l’epoca, dio Vulcano è raffigurato un ceppo con un martello.
Nel dettaglio possiamo affermare, che questo specifico esemplare può arrivare a valere, nel giusto contesto e sospinto da precise dinamiche a una valutazione pari a ben 25mila euro. Ci sono poi altre monete che negli anni hanno realmente infiammato i cuori dei collezionisti di mezzo mondo per le incredibili valutazioni. Nello specifico parliamo della seguenti monete:
- 10 lire del 1946: Parliamo dell’esemplare forse con il valore più alto in assoluto tra quelli presentati. In ottime condizioni di conservazione può arrivare a valere tranquillamente 6mila euro.
- 10 lire del 1947: Tra gli esemplari forse più suggestivi, sempre dell’immediato secondo dopoguerra. Il valore può spingersi tranquillamente oltre i 4mila euro. Un cavallo alato da una parte e un ramo d’olivo dall’altro. Il valore è chiaramente dettato dalle perfette condizioni di conservazione.
- 5 lire del 1956: valutazione massima circa 2 mila euro. Esemplare molto raro coniato in soli 400mila pezzi.
- 50 lire del 1958: valore di circa 2 mila euro. Prodotti in questo caso solamente 800 esemplari per una moneta particolarmente ricca di fascino.
- 2 lire del 1947: valore, se in ottime condizioni di conservazione, circa 1800 euro.
- 5 lire del 1946: valore di circa 1200 euro con la versione realizzata in Italma, una lega metallica a base di alluminio, manganese e magnesio, esemplare considerato assolutamente raro.
Autentici pezzi di storia, quindi. Esemplari unici nel proprio genere, capaci di arrivare a valutazioni inimmaginabili nel giro di pochissimi anni. Pezzi assolutamente introvabili, in alcuni casi, capaci di spingere i collezionisti di mezzo mondo a fare di tutto pur di consegnarli alla propria personale raccolta. Nello specifico, quindi, ancora una volta ci troviamo di fronte a regole non scritte che valgono per ogni singolo caso analizzato.
Il mercato del collezionismo mondiale, nel campo specifico delle monete, ma non solo, è capace di rendersi del tutto autonomo e di conseguenza indipendente dai classici fattori esterni. Percorsi specifici, quindi, che spingono schiere di appassionati a gettarsi a capofitto in quelle che sono i vicoli a volte non del tutto illuminati di questa immensa realtà parallela. La fatica per arrivare all’esemplare dei sogni, spesso irraggiungibile almeno in partenza, i dubbi, le perplessità e poi la scarica di adrenalina nel momento in cui si riesce a mettere le mani su quella specifica moneta. Il tutto, per molti, è pura magia.