Invalidità civile, cosa succede dopo i 67 anni: in pochi lo sanno

Invalidità civile, attenzione, cosa cambia dopo aver compiuto l’età di 67 anni? C’è chi ha diritto ad un assegno mensile? Ecco come funziona.

Il riconoscimento delle prestazioni di invalidità civile è destinato a coloro che hanno un’età che va dai 18 anni ai 67 anni. Cosa succede, quindi, una volta raggiunta proprio l’età di 67 anni? Si ha diritto, ad esempio, ad un assegno? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Attività lavorativa, famiglia, tempo libero e tanto altro ancora. Sono davvero molte le cose da fare che richiedono il nostro massimo impegno, oltre che tempo. Non stupisce pertanto il fatto che prima o poi possa capitare a tutti di perdersi nei meandri burocratici, tanto da non sapere di avere diritto ad alcune agevolazioni.

A tal proposito, ad esempio, abbiamo già avuto modo di vedere che i titolari di Legge 104 e coloro a cui è stata riconosciuta l’invalidità civile possono ottenere in determinati casi un prestito agevolato. Sempre soffermandosi sull’invalidità civile, inoltre, sono in molti a chiedersi cosa cambia una volta raggiunta l’età di 67 anni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Invalidità civile, cosa succede dopo i 67 anni: tutto quello che c’è da sapere

Come riportato su Informazione Oggi, le prestazioni di invalidità civile vengono riconosciute solamente ai soggetti aventi un’età che va da 18 a 67 anni. Ne consegue che una volta raggiunta tale età, i soggetti riconosciuti come invalidi non si vedranno erogare la pensione di inabilità.

Ma come funziona? Ebbene, sempre come riportato da Informazione Oggi, è bene sapere che gli over 67 potranno beneficiare dell’indennità di accompagnamento. Nel caso in cui si rispettino determinati requisiti reddituali, inoltre, è possibile richiedere un assegno sociale. Quest’ultimo riconosciuto a prescindere dal riconoscimento o meno di uno stato di invalidità.

Ebbene, entrando nei dettagli è bene ricordare che l’assegno di accompagnamento viene riconosciuto solamente se il soggetto interessato risultata totalmente invalido o comunque incapace di deambulare senza l’aiuto di qualcuno. In tal caso si ha diritto ad un assegno mensile dall’importo pari a 527,16 euro.

Per quanto riguarda l’assegno sociale, invece, viene riconosciuto a coloro che hanno un’età minima pari a 67 anni. Questo a patto di registrare un reddito personale pari a massimo 6542,51 euro. Tale soglia aumenta fino a 13.085,02 euro di reddito, se vi è anche il coniuge. L’importo massimo ottenibile, in assenza di redditi, è pari a 503,27 euro. L’importo dell’indennità mensile riconosciuta si riduce in presenza di altri redditi.

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