Impianti a biomassa, arrivano i nuovi divieti: la guida regione per regione

Impianti a biomassa, è appena uscita la nuova guida che dispone i regolamenti regionali sulla sostituzione di questi impianti. 

Con impianti a biomassa vanno intesi tutti i riferimento che utilizzano per riscaldarsi biomassa secca, come può essere la legna e tutti i suoi sottoprodotti. Si tratta per l’appunto di sistemi che vengono alimentati da una caldaia a biomassa. Un impianto che ha in primo luogo la caratteristica di scaldare l’acqua per dare inizio al processo di combustione.

impianti biomassa
ContoCorrente

In questi giorni, l’Aiel, associazione italiana energie agroforestali, ha pubblicato una nuova guida per i cittadini. Un testo in cui vengono chiarificati tutti i regolamenti regionali che riguardano l’utilizzo e l’installazione di impianti termici a biomassa. La guida vuole porsi come un aiuto concreto ai cittadini, per districarsi in un insieme di regole generali su questo tema, che possono non risultare subito di facile comprensione. E infatti, parliamo di una guida che è stata sviluppata con la collaborazione del Ministero per l’Ambiente. Lo scopo è quello di evitare il perpetuarsi di pratiche, come il riscaldamento abitativo, che ormai da anni danneggiano in modo insensato il nostro ecosistema. 

Impianti a biomassa, secondo l’Aiel manca ancora consapevolezza sul tema

Uno degli esempi più classici, riguarda la combustione domestica della legna da ardere. In tantissime case degli italiani infatti, la legna viene ancora arsa in dispositivi obsoleti che inquinano in modo notevole. Pochi infatti lo sanno, ma secondo le ultime stime fornite dalla comunità scientifica, la maggior parte delle emissioni di PM10, è causata proprio da questo fenomeno. Sul tema dunque, manca ancora conoscenza e consapevolezza da parte della popolazione. 

Resta però il fatto che chiunque adesso non rispetta i limiti per questi impianti, può essere soggetto a pesanti sanzioni da parte dello stato italiano. Le regole però che riguardano limitazioni e utilizzo di questi impianti, variano da regione a regione. Anche la stessa Aiel, spiega come in pochi anni, rendendo la combustione domestica della legna da ardere sostenibile con gli impianti di ultima generazione, è possibile diminuire la quota di PM10 nell’aria in modo considerevole. 

Cosa cambia da regione a regione 

Diventa dunque fondamentale in tal senso, la classe ambientale in cui è classificato l’apparecchio a biomassa. È questo infatti il parametro entro cui possono scattare o meno le limitazione all’utilizzo dell’impianto. Il certificato ambientale viene preposto per legge in tutti gli impianti messi in commercio negli ultimi dieci anni. 

Nella regione Lombardia, il pellet da acquistare deve essere obbligatoriamente di classe A1. E le limitazioni all’impianto termico, possono scattare soltanto se questo è alternativo a quello dell’edificio. E questo significa che se l’impianto rappresenta invece la sola fonte energetica per l’edificio, i divieti non possono scattare per legge. Gli impianti a biomassa possono essere sostituiti o rimpiazzati soltanto se sono classificati con certificazione quattro stelle. Stesso discorso per quanto riguarda la Regione Veneto e l’Emilia Romagna. Anche qui gli impianti a biomassa possono essere sostituiti per legge, soltanto con un con classificazione ambientale a quattro stelle.

Servono quattro stelle per sostituire o installare un nuovo impianto alimentato a massa anche nella Regione Toscana. Qui è stata però prevista un’ulteriore limitazione per i comuni inferiori a 200 metri di altezza, in aree che vengono regolarmente fornite con il metano. Per questi comuni vige infatti il divieto di installare nuovi impianti di riscaldamento a biomassa. Anche in Campania serve la certificazione a quattro stelle per sostituire un impianto. E il pellet utilizzato per la combustione domestica deve essere obbligatoriamente di classe A1.  

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