Agevolazioni casa, la detrazione 50 per cento vale per seconde abitazioni? La risposta dell’ADE

Le agevolazioni per l’acquisto della casa, valgono anche quando si tratta di una seconda abitazione? Vediamo cosa ha risposto l’Agenzia delle Entrate. 

Con la nuova legge di bilancio 2023, il governo Meloni ha deciso di rinnovare tutte le agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte dei più giovani. La maggior parte dei bonus infatti, sono destinati agli under 36. Per loro è prevista ad esempio l’esenzione per tutta una serie di tributi legato all’acquisto e al mutuo su un immobile, come ad esempio l’esenzione dall’imposta di bollo. Così come c’è anche la possibilità per i contribuenti che soddisfano i requisiti richiesti, di accedere a una detrazione IRPEF del 19 per cento

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Ma soltanto se si è in grado di dimostrare che l’immobile che si vuole acquistare con le agevolazioni di stato, è adibito ad abitazione principale del richiedente. Il limite di spesa per la detrazione IRPEF al 19 per cento, è fissato a 4mila euro. Nel momento in cui si beneficia degli sconti previsti dall’agevolazione prima casa, si applicano alcune imposte indirette

Questo vale sia nel caso in cui l’acquisto dell’immobile si è concluso con un venditore privato, che quando avviene invece attraverso un’impresa che può vendere l’immobile in regime di esenzione IVA. Tra le varie tasse previste in questo caso, vi è ad esempio l’imposta di registro al 2 per cento, 50 euro di imposta ipotecaria, e altrettanti di imposta catastale. Anche le pertinenze dell’immobile rientrano nello stesso regime fiscale. 

Agevolazioni casa, a cosa serve il contratto preliminare

Prima di acquistare un immobile, di norma si sigla un contratto preliminare. Si tratta di un accordo messo per iscritto in cui si impegna ad acquistare l’immobile alle condizioni concordate con il venditore. Per quanto riguarda gli obblighi giuridici, è importante sottolineare come la firma sul contratto preliminare, non vincola in alcun modo l’acquirente all’acquisto dell’immobileGli viene infatti concessa la possibilità di recedere fino alla stipula del contratto definitivo di compravendita. Si tratta dunque di un semplice impegno, non differente dalle scritture private che a volte vengono richieste in garanzia nell’acquisto di un immobile. Nel momento in cui il contratto preliminare viene firmato, l’acquirente ha tempo trenta giorni per concludere l’acquisto dell’immobile. 

La detrazione al 50 per cento vale anche per le seconde case? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Di recente, sulle agevolazioni per l’acquisto di un immobile, l’Agenzia delle Entrate ha risposto al quesito posto da un lettore. Questi chiedeva all’ente pubblico di riscossione un chiarimento su l’agevolazione per l’acquisto di casa ad alta efficienza energetica. Il cittadino ha infatti scritto all’ente pubblico per chiedere se il beneficio potesse anche essere applicato alle seconde case. La risposta arrivata a firma di Paolo Calderone non è tardata ad arrivare. Con la nuova legge di bilancio 2023 varata dall’esecutivo Meloni, la detrazione Irpef è salita al 50 per cento per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. E nel testo, come spiega l’ente, non sono previste dal legislatore distinzioni circa le ragioni di utilizzo dell’immobile. E questo significa dunque che la detrazione vale anche per le seconde case e relative pertinenze.

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