Contributi indebitamente versati, gli artigiani hanno diritto al rimborso: la nuova procedura

Tutti i contributi indebitamente versati possono essere rimborsati dall’Inps. Ecco la procedura da seguire per la categoria degli artigiani e commercianti. 

Con la circolare numero 75, pubblicata nel 2021, l’Istituto di Previdenza Sociale ha fornito ai contribuenti un importantissimo chiarimento normativo. Una delucidazione sulle regole attuali, per quanto riguarda i rimborsi dei contributi indebitamente versati. Parliamo di quelle situazioni in cui un cittadino si ritrova ad aver erogato più del dovuto nella sua contribuzione previdenziale. 

contributi indebitamente versati
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La prima precisazione dell’INPS sul tema, ha chiarito come i contributi indebitamente versati, non sono computabili in alcun modo per il conteggio delle prestazioni pensionistiche. Lo stato italiano li considera semplicemente una quota in eccesso versata dal contribuente. Una somma che può essere esclusivamente restituita al cittadino. Questo significa che tutti i contributi indebitamente versati dai lavoratori, non possono mai essere convalidati dall’INPS per la prestazione previdenziale. 

La quota in eccesso versata, non può essere utilizzata per migliorare i requisiti contributivi ad esempio previsti per il raggiungimento della pensione di vecchiaia. E questo oltretutto, è un importante aspetto giuridico-normativo. Ribadito in tempi recenti anche da una sentenza della Corte di Cassazione. 

Contributi indebitamente versati, cosa fare se sono un artigiano? Ecco la procedura

Prendiamo dunque l’esempio di un artigiano iscritto regolarmente alla cassa previdenziale Inps. Tutte le somme in eccesso che questa categoria professionale accreditata per sbaglio, non influiscono ne migliorano la tua posizione assicurativa-previdenziale. Tutto ciò che dunque l’artigiano può fare, una volta che lui è l’Istituto di Previdenza si sono accorti dell’errore, è quello di richiedere il rimborso della cifra che è stata versata in eccesso. 

Nel momento in cui viene presentata la domanda, come chiarisce la circolare INPS, il rimborso verrà erogato ad alcune condizioni. In primo luogo potrà riguardare soltanto i versamenti che non sono caduti in prescrizione. La prescrizione inizia tenendo conto della data in cui è stato effettuato il versamento indebito. 

Quando si ha diritto a richiedere il rimborso

Tutti gli artigiani e i commercianti regolarmente iscritto alla previdenza pubblica, hanno dunque diritto a richiedere il rimborso dei contributi indebitamente versati.

Questa categoria versa periodicamente i propri contributi lavorativi nella gestione degli artigiani e commercianti, una cassa previdenziali creata soltanto per loro. Naturalmente, se l’Inps durante le sue verifiche si accorge della malafede del contribuente nel versamento, non darà luogo al pagamento. Può citare giuridicamente il reato di dolo, e rifiutarsi di completare il rimborso avviando un contenzioso con il contribuente. 

Contributi indebitamente versati, ecco perché il cassetto fiscale è una risorsa preziosa per i cittadini

Ma come fa in questo caso un artigiano a rendersi conto dell’errore che ha commesso? Un modo semplice, che non tutti conoscono sempre, è quello di accedere al proprio cassetto fiscale. Qui si potranno visualizzare gli importi complessivi erogati come contributi all’Inps. E dunque ravvisare anche possibili errori o quote in eccesso versate. In questa sezione inoltre, il contribuente può direttamente presentare richiesta per il rimborso. O limitarsi anche a indicare all’Inps la parte eccedente dei contributi versati, evidenziano dunque il debito da saldare.

È importante precisare nuovamente che questa è l’unica possibilità che viene concessa al lavoratore. In nessun caso i contributi indebitamente versati possono risultare utili per la computazione della prestazione previdenziale. La domanda può essere presentata in qualunque periodo dell’anno. Non esistono limiti temporali a riguardo.

Come utilizzare il cassetto fiscale, e quali sono le sue funzioni 

Quando si accede per via telematica al cassetto previdenziale, la procedura da seguire diventa semplicissima. Basterà infatti a quel punto andare a selezionare la voce denominata “domanda di rimborso di contributi indebitamente versati”. Dal momento in cui la richiesta è inoltrata, l’INPS ha tempo 30 giorni per riconoscere l’errore ed emanare dei provvedimenti specifici. Si comprende bene dunque quanto il cassetto previdenziale sia in tal senso utile a tutti gli artigiani iscritti alla gestione previdenziali. Si tratta al momento infatti del modo più veloce e diretto di interagire con l’Istituto di Previdenza Sociale. Naturalmente, possono consultare questa sezione soltanto gli artigiani e i commercianti regolarmente iscritti alla loro cassa previdenziale dedicata. 

Si può dare una delega diretta al proprio commercialista per accedervi, o si può anche scegliere di consultare in prima persona questa sezione con i suoi aggiornamenti. Tramite il cassetto fiscale il contribuente può ottenere tantissime informazioni circa la sua posizione tributaria. Può conoscere ad esempio in tempo reale la propria situazione debitoria. Ma anche verificare se ha ricevuto degli avvisi bonari. È inoltre una sezione, in cui il contribuente ha la possibilità diretta di contattare l’INPS. Può farlo ad esempio per richiedere l’estratto conto previdenziale.

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