Assegno unico, stangata in arrivo: chi rischia il taglio netto dell’importo

Brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover fare i conti con l’ennesima stangata sull’assegno unico universale per figli a carico. Ecco di chi si tratta.

Occhio a non dimenticare di compiere tale operazione. Questo perché in caso contrario molte famiglie rischieranno di dover dire addio all’assegno unico universale per figli a carico. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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L’ultimo periodo è stato segnato, e continua a essere segnato, da tutta una serie di eventi che hanno delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Per un numero crescente di famiglie, purtroppo, riuscire a fronteggiare le varie spese risulta sempre più complicato.

A partire dall’aumento del costo della pasta fino ad arrivare al caro bollette, sono tanti gli aumenti dei prezzi che destano particolare preoccupazione. Proprio in tale contesto, pertanto, non stupisce che siano in molti ad attendere con impazienza i vari pagamenti erogati dall’Inps.

Tra questi si annovera anche l’assegno unico universale per figli a carico. A tal proposito è importante sapere che giungono brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover fare i conti con l’ennesima stangata. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Assegno unico, stangata in arrivo, chi rischia il taglio dell’importo: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto giungono brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover fare i conti con una vera e propria stangata. Ma per quale motivo e di chi si tratta? Ebbene ad essere coinvolti da tale situazione sono circa sette milioni di percettori, ovvero coloro che ricevono un assegno unico di importo superiore a 50 euro.

Quest’ultimi devono provvedere ad aggiornare l’Isee entro il 28 febbraio 2023. In caso contrario, infatti, dovranno fare i conti con l’erogazione di un assegno pari alla quota minima di 50 euro. Vi è comunque la possibilità di porre rimedio alla situazione semplicemente aggiornando l’Isee entro il 30 giugno 2023. In questo modo, infatti, si avrà diritto a vedersi riconoscere gli arretrati a partire dal mese di marzo.

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