Pensionati, l’Inps avverte: assegno a rischio se non spedite questo documento

Occhio alla pensione! L’Inps avverte che chi non spedisce questo documento rischia di dover fare i conti con pesanti conseguenze sull’importo di tale trattamento. Ecco il motivo.

Brutte notizie per molti pensionati in quanto rischiano di dover fare i conti con un taglio dell’importo di tale trattamento nel caso in cui non provvedano a spedire un determinato documento. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

pensioni red 2023
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A partire dal cibo, passando per le bollette delle utenze domestiche fino ad arrivare ai regali ai nipoti, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Una chiara dimostrazione di come i soldi si rivelino essere utili nelle più diverse circostanze. A ricoprire un ruolo fondamentale in tale ambito, pertanto, sono il lavoro prima e la pensione poi.

Proprio soffermandosi su quest’ultimo trattamento giungono brutte notizie per molti pensionati. Questo in quanto rischiano di dover fare i conti con un taglio del relativo importo nel caso in cui non provvedano a spedire un documento. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pensionati, l’Inps avverte, assegno a rischio se non spedite questo documento: ecco di quale si tratta

Abbiamo già visto che giungono buone notizie per molti lavoratori che andranno in pensione nel corso del 2023 in quanto potranno beneficiare di un assegno più alto. Proprio soffermandosi sulle pensioni, è bene ricordare che molti titolari di tale trattamento rischiano un taglio del relativo importo nel caso in cui non provvedano a presentare all’Inps un determinato documento. Ma di quale si tratta?

Ebbene, si tratta del modello Red. Quest’ultimo, ricordiamo, non deve essere presentato se il titolare di un trattamento pensionistico ha già dichiarato tutti i redditi con il modello 730 o Redditi Persone Fisiche. Se, invece, non ha dichiarato tutti i redditi percepiti, allora si presentare il modello Red.

Entrando nei dettagli è bene sapere che anche se una persona ha già provveduto a presentare la dichiarazione dei redditi, allora deve comunque presentare il modello Red se vi sono altri redditi. Ovvero i cosiddetti redditi esclusi o che non vengono inseriti in sede di dichiarazione dei redditi.

Ma non solo, il modello RED deve essere presentato anche se si registra una variazione della situazione reddituale personale o del proprio nucleo famigliare. Grazie a tale modello, infatti, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale verifica i dati e calcola in modo corretto gli importi delle varie prestazione erogate.

Pensionati e modello Red: occhio alle tempistiche

Entrando nei dettagli, così come si evince dal sito dell’Inps: “Con la campagna RED ordinaria 2022 l’Istituto richiede ai soggetti beneficiari di prestazioni previdenziali e/o assistenziali collegate al reddito l’annuale dichiarazione (modello RED) dei redditi, che incidono sulle prestazioni in godimento, relativi all’anno reddito 2021. Con la campagna RED solleciti 2021 l’INPS richiede la comunicazione di tali redditi per l’anno reddito 2020 solo ai soggetti che non hanno adempiuto all’obbligo di dichiarazione nel corso della verifica ordinaria 2021 (cosiddetti “sollecitati”)“.

Il termine ultimo per poter presentare il modello Red è fissato al 28 febbraio 2023. Nel caso in cui i soggetti interessati non presentino il modello Red, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale provvederà alla sospensione dei trattamenti in questione per 60 giorni. In questo lasso di tempo viene applicata sulla pensione una trattenuta di circa 11 euro al mese per le pensioni integrate al minimo.

La trattenuta è pari al 10% della pensione per quelle di importo superiore. Se entro sessanta giorni non si invia la documentazione richiesta, allora l’istituto di previdenza procederà con la revoca del trattamento pensionistico. Occhio quindi a non dimenticare di presentare tale documento, in quanto il rischio di vedersi sospendere l’erogazione della pensione è sempre dietro l’angolo.

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