Finanziamenti a fondo perduto: inaspettati destinatari potrebbero perdere un’occasione

Tanti cittadini non sanno di poter approfittare di finanziamenti a fondo perduto previsti per la propria particolare condizione. 

I titolari di Legge 104 possono ottenere dei finanziamenti a fondo perduto loro dedicati per sostenere le spese derivanti dalla situazione di salute.

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I finanziamenti a fondo perduto sono prestiti in denaro che non prevedono l’obbligo di restituzione del capitale o degli interessi. Non richiedono neanche la presenza di un garante o di garanzie e sono dedicati a chiunque ne faccia richiesta senza che sia valutata l’affidabilità creditizia. Questa particolare tipologia di prestito è erogata dai Comuni, dalle Province, Regioni, dallo Stato o dall’Europa. Naturalmente per accedervi occorrerà rispettare una serie di requisiti. I principali destinatari sono, solitamente, disoccupati, donne, giovani che desiderano avviare una start-up o un’attività di impresa. I contributi a fondo perduto vogliono, infatti, dare voce all’imprenditorialità giovanile e femminile. Non tutti sanno, però, che esistono finanziamenti richiedibili da soggetti con disabilità grave. Scopriamone le caratteristiche nel dettaglio.

Finanziamenti a fondo perduto per disabili

Il vantaggio principale del finanziamento a fondo perduto è la possibilità di non restituire la somma prestata né gli interessi. I disabili devono affrontare numerose spese a causa della propria condizione di salute e, di conseguenza, poter approfittare di un’occasione così conveniente è una opportunità straordinaria.

Requisito essenziale per accedere al prestito è avere un’invalidità grave riconosciuta da una commissione INPS a conclusione della nota trafila di riconoscimento della disabilità che si conclude con la redazione di un verbale in cui viene riportato il grado di invalidità. In base alla percentuale assegnata si potrà partecipare a diversi bandi indetti dagli Enti. I progetti proposti sono diversi e prevedono agevolazioni differenti. Ci sono, ad esempio, i bandi che consentono di ottenere i contributi per abbattere le barriere architettoniche.

Per conoscere l’opportunità di cui approfittare occorre verificare i bandi attivi sul proprio territorio. Alcuni enti che concedono i prestito sono l’Associazione Nazionale Disabili Italiani, la Conferenza Episcopale Italiana, BPER con il “Prestito senza barriere”, Veneto Banca, Unicredit, UBI Banca e Intesa Sanpaolo con “Per avere cura”.

Poi c’è il Fondo Sociale Europeo.

Fondo Sociale Europeo, di cosa si tratta

Il Fondo Sociale Europeo è il riferimento per i prestiti ai disabili concessi dall’Unione Europea. L’istituzione ha l’onere di contrastare l’esclusione sociale dei soggetti con invalidità e di incrementarne l’integrazione. Per raggiungere l’obiettivo attiva bandi di concorso. Attualmente è attivo, ad esempio, il Fondo per le non autosufficienze. Offre assistenza domiciliare e sociale, servizi di sollievo nonché di supporto per anziani non autosufficienti. Propone, poi, servizi per la residenza fittizia, pronto intervento sociale e prevenzione dell’allontanamento familiare.

Sono attivi anche i Fondi per le persone che rientrano nello spettro autistico e per l’inclusione delle persone con disabilità (finanziamento di progetti di inclusione sociale e lavorativa) e il Fondo per l’accessibilità turistica.

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