Canone Rai, i titolari di 104 possono richiedere esenzione? La risposta è inaspettata

Canone Rai, i titolari di 104 hanno diritto a richiedere l’esenzione? Vediamo nel dettaglio cosa dice la legge. 

Il canone rai è una tassa che gli italiani sono tenuti a pagare per il solo fatto di essere in possesso di una televisione all’interno delle proprie mura di casa. L’imposta viene saldata annualmente. Finisce generalmente finisce a carico del nucleo familiare, ma solo se tutti i componenti risultano domiciliati nello stesso luogo

canone rai
ContoCorrente

Al momento la cifra complessiva di questa imposta è 90 euro annuali. Il canone viene distinto formalmente tra quelli destinato ai cittadini privati, e quello che invece ricevono i commercianti. All’interno di abitazioni private parliamo infatti di canone tv ordinario. Quello destinato agli esercenti ha invece il nome di canone radio tv Speciale.

Come si accennava in precedenza, sono tenuti al pagamento di questa tassa tutti i contribuenti che hanno, all’interno della loro abitazione, un apparecchio in grado di ricevere e trasmettere le trasmissioni radio-televisive. A tal proposito, in data 20 Aprile 2016 è uscita una circolare del Ministero dello sviluppo Economico, che si è occupata di precisare la definizione di apparecchio radiotelevisivoNel documento si può leggere come sono da intendersi tali, tutti quei dispositivi in grado di ricevere e visualizzare un segnale digitale terrestre o satellitare. Il canone speciale riservato alle attività, può avere un costo più alto. 

Canone Rai, i titolari di 104 hanno diritto all’esenzione? Cosa dice l’Agenzia delle Entrate

Hanno diritto a questa esenzione i titolari di 104? Una domanda legittima, visto il grande numero di agevolazioni che lo stato italiano riserva a questa categoria. Le persone affette da disabilità, mentale o psichica, hanno infatti la possibilità di accedere a dei contributi economico per aiutarli in vari ambiti della vita.

Ma non sono mai state previste specifiche esenzioni per questa tassa. 

Questo però non significa che la normativa vigente non conceda esenzioni ad alcune categorie. Esistono alcuni casi in cui ai contribuenti italiani viene concesso l’esonero dal pagamento di questa tassa.  Tutte le informazioni riguardo i casi di esonero da questa imposta, sono consultabili sul sito istituzionale dell’agenzia delle entrate. Nel momento in cui si accede alla homepage del sito, si dovrà cliccare sulla voce “Schede informative e servizi” alle seguente dicitura: “Adempimenti fiscali, catastali e ipotecari: informazioni, software, specifiche tecniche, normativa e prassi”. A quel punto cliccando sulla scheda informativa, si potrà visualizzare la voce “Agevolazioni”. Una volta dentro questa schermata, cliccando su canone Tv, si potrà consultare la sezione a sinistra denominata “casi di esonero”.

Ecco quali sono le categorie che possono richiedere l’esenzione

Sono esentati dal pagamento tutti i cittadini italiani che hanno compiuto almeno 75 anni di età e rientrano in alcuni parametri reddituali. L’agevolazione è stata infatti concepita per aiutare gli anziani in difficoltà economica. Per loro, la detenzione di un dispositivo in grado di trasmettere un segnale da digitale terrestre o satellitare, non comporta il pagamento di alcuna imposta

Spetta però al cittadini, qualora rientrino nei requisiti anagrafici e reddituali richiesti, inoltrare domanda per ottenere l’esenzione. Dopo aver visionato la domanda, laddove ci siano i presupposti per autorizzare l’esenzione, si occuperà di tutto l’Agenzia delle Entrate. Spetta all’ente tributario il compito di contattare il fornitore e l’impresa energetica. E sarà sempre l’Agenzia delle Entrate a presentare richiesta affinché non venga più integrato il canone in bolletta. 

Quale dichiarazione inviare se non si possiede un apparecchio televisivo in casa? 

Può capitare a volte che un contribuente si ritrovi a pagare questa imposta, nonostante non possieda all’interno della sua abitazione un apparecchio televisivo.

Per richiedere la disdetta dell’abbonamento, si dovrà inviare all’agenzia delle Entrate una dichiarazione di non detenzione. La domanda può essere presentato entro il 31 Luglio dell’anno precedente, fino al 31 gennaio dell’anno di riferimento in cui si vuole essere esentati dal pagamento. Nel caso in cui invece si invia la domanda in un periodo compreso tra febbraio e giugno, l’esenzione potrà avere effetto, qualora fosse autorizzata, soltanto a partire dal secondo semestre dell’anno. Questo significa che soltanto nel caso in cui si presenta la dichiarazione di non detenzione entro il 31 Gennaio dell’anno di riferimento, si potrà ottenere di non pagare l’imposta per l’intero anno di riferimento. 

Se la dichiarazione di non detenzione sarà accettata, a partire dall’anno successivo a quello in cui si ottiene l’esenzione, il contribuente dovrà inviare annualmente una dichiarazione sostitutiva. In questo caso il procedimento è più semplice, ed esiste un apposita applicazione web per sbrigare questa pratica sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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