Tornano i Bonus da 200 e 150 euro: se non superi la soglia Isee li prendi entrambi

Un ritorno gradito quello dei Bonus una tantum da 200 e 150 euro. La platea dei beneficiari si allarga, vediamo che sarà coinvolto.

Ormai è ufficiale, il Ministero del Lavoro ha comunicato l’erogazione dei Bonus una tantum contro l’inflazione a professionisti e autonomi senza Partita IVA.

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Vi ricordate dei due noti Bonus una tantum attivati dal Governo Draghi? Quelli dal valore di 200 e 150 euro che nonostante varie peripezie sono arrivati (o stanno arrivando) a diverse categorie di cittadini. Dipendenti, pensionati e percettori di Reddito di Cittadinanza sono stati i primi a ricevere i soldi. Poi badanti e colf, collaboratori sportivi, dottorandi e assegnisti di ricerca, disoccupati NASPI, Dis COLL e disoccupati agricoli, neo pensionati dal 1° luglio 2022, lavoratori autonomi con Partita IVA lasciando fuori dalla platea i professionisti e gli autonomi senza Partita IVA. Il 2023 inizia, però, con una bella novità per queste ultime categorie. Circa 30 mila autonomi e 50 professionisti potranno ricevere i Bonus da 200 e 150 euro. Il Ministro del Lavoro Calderone ha, infatti, modificato la normativa sulle misure universali di sostegno al reddito.

Bonus 200 e 150 euro in arrivo per chi è senza Partita IVA

Alcuni professionisti e autonomi senza Partita IVA hanno già ricevuto i Bonus una tantum a condizione che fossero titolari di contratti autonomi occasionali con riferimento all’anno 2021. In assenza di questo requisito non si aveva diritto di richiedere le misure di sostegno al reddito circoscritte ai soli titolari di Partita IVA. Oggi le direttive sono diverse dopo le modifiche effettuate alla normativa dal Ministro Marina Calderone.

Lavoratori autonomi e professionisti senza Partita IVA possono richiedere i Bonus a condizione che siano iscritti alle Gestioni previdenziali INPS o ad altre Gestioni di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Non conta più l’aver sottoscritto contratti autonomi occasionali nel 2021. Si dovranno, però, rispettare i requisiti reddituali previsti per ogni altra categoria.

I requisiti reddituali da rispettare

Per avere accesso alle misure di sostegno al reddito sarà necessario rispettare dei requisiti reddituali. Con riferimento al Bonus 200 euro il limite massimo è di 35 mila euro nell’anno 2021 mentre per il Bonus da 150 euro la soglia è di 20 mila euro nel 2021. In conclusione, gli autonomi e i professionisti senza partita IVA potranno ottenere 350 euro se il loro reddito due anni fa è risultato inferiore a 20 mila euro. In caso di somme superiori riceveranno solamente 200 euro. Per ricevere i Bonus sarà necessario inviare domanda così come previsto per i colleghi con Partita IVA. I tempi di erogazione – si presume – non saranno brevi dato che l’INPS ha ancora molti pagamenti da corrispondere.

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