Reddito di cittadinanza e Isee, stanno per scadere i termini per aggiornare l’indicatore economico. Ecco quali conseguenze.
L’ultima legge di bilancio, firmata dal governo Meloni, ha sostanzialmente sancito la fine del reddito di cittadinanza per come lo conosciamo. La misura, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle nelle scorse legislature, è stata infatti modificata in senso restrittivo quest’anno, con profondi cambiamenti nei criteri di accesso. Nel 2024 invece, non sarà rinnovata.
E il governo ha già annunciato che al suo posto arriverà una nuova misura per il contrasto alla povertà. Con queste modifiche, le casse dello stato hanno risparmiato sulla misura circa 950 milioni per quest’anno. Ma sono state previste delle eccezioni.
Reddito di Cittadinanza, esistono alcune eccezioni: alcune categorie esentate
Ci sono infatti alcune categorie di cittadini che avranno comunque diritto all’accesso al reddito di cittadinanza alle stesse condizioni di prima. È il caso ad esempio dei minori e delle persone affette da disabilità. Questi infatti, insieme alle persone che hanno più di 60 anni di età, potranno continuare a percepire la misura nella sua massima estensione temporale, pari a 18 mesi.
Nella legge di bilancio 2023, si è poi deciso di fare in modo che il canone d’affitto compreso nel reddito, venga erogato direttamente al locatore dell’immobile. In tal senso però, affinché questa disposizione sia attiva, si attende il nuovo decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. La sua uscita è prevista in data 2 Marzo 2023. È stato poi stabilito che i percettori del reddito, hanno anche la possibilità di stipulare nel frattempo contratti di lavoro stagionali o intermittenti. A patto però che l’importo complessivo che ricevono dalle loro prestazioni non superi la cifra di 3mila euro.
Rdc, inserito un nuovo incentivo alle assunzioni per i datori di lavoro privati
È stato poi inserito un nuovo incentivo alle assunzioni per tutti i datori di lavoro privati Questi infatti, nel caso in cui decidono di assumere a tempo indeterminato un percettore dell’Rdc, possono godere di un esonero dal versamento sui contributi che sarà pari al 100 per cento della spesa sostenuta.
Il termine ultimo per aggiornare l’Isee è il 31 Gennaio 2023
Per poter avere diritto ad accedere al Reddito di Cittadinanza, il primo documento da inviare resta naturalmente l’Isee. La domanda scade il 31 Dicembre di ogni anno. Si tratta di un indicatore economico il cui scopo è determinare il reddito annuale complessivo delle famiglie. Un parametro indispensabile per capire quali sono i nuclei familiari che si trovano in situazioni di forte difficoltà economica.
La ricarica di gennaio 2023, è stata comunque erogata anche verso coloro che non hanno rinnovato l’Isee nonostante fosse scaduto. Ma diventa però indispensabile adesso per ricevere la mensilità di febbraio. Il termine ultimo in questo caso per aggiornare l’Isee è fissato al 31 gennaio 2023.
Reddito di cittadinanza e Isee, in questo caso l’assegno è sospeso
L’isee, nella determinazione del reddito, continua a tenere conto sia del reddito percepito, che dei patrimonio immobiliari, riferiti fino a due anni prima della presentazione del documento. Non tutti sostengono che questo sia il miglior parametro possibile per stabilire quali famiglie si trovano in una reale difficoltà economica.
A tal proposito, il governo Meloni ha avanzato nuovamente l’ipotesi di introdurre il quoziente familiare al posto dell’Isee. Secondo molto si tratta infatti di un indicatore economico molto più affidabile. All’Inps spetta poi il compito di condurre mensilmente degli accertamenti fiscali sulla correttezza dell’Isee presentato dalle famiglie.
Nel momento in cui non si sarà aggiornato l’Isee entro la data ultima del 31 gennaio 2023, il pagamento del reddito di cittadinanza sarà sospeso nel mese di febbraio.