Decreto carburanti in Gazzetta Ufficiale: due sorprese per chi va a fare benzina

Importanti novità in arrivo da parte del governo al fine di contrastare il caro benzina. Ecco cosa sta succedendo.

Continua a destare particolare preoccupazione il caro carburante, con il governo che ha pertanto deciso di intervenire attraverso delle misure ad hoc. Ma in cosa consistono? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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A partire dal Covid fino ad arrivare all’aumento dei prezzi, sono tanti i fattori che hanno un impatto negativo sulle nostre esistenze, sia per quanto riguarda le relazioni sociali che quelle economiche. Sempre più famiglie, purtroppo, riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a sostenere le varie spese.

Proprio per far fronte a tale situazione abbiamo già visto come per contrastare il caro carburante può rivelarsi utile sapere quali siano i distributori in grado di proporre prezzi più bassi di altri. Sempre in tale ambito, inoltre, è bene sapere che giungono importanti novità per gli automobilisti.

Il governo, infatti, ha deciso di intervenire contro il caro carburante attraverso delle misure ad hoc. Ma di cosa si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Caro benzina, importanti cambiamenti in vista, le mosse del governo: cosa sta succedendo

Come già detto giungono importanti novità per gli automobilisti. Il governo, infatti, ha deciso di intervenire contro il caro carburante attraverso delle misure ad hoc. Ma di cosa si tratta? Ebbene, bisogna sapere che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il cosiddetto Decreto Carburanti che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2023.

Quest’ultimo introduce delle importanti novità volte a favorire la trasparenza sui prezzi di benzina e diesel. Entrando nei dettagli è stato stabilito che entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, i distributori di benzina devono provvedere ad adeguare la cartellonistica.

Questo perché avranno l’obbligo di esporre alla pompa il prezzo medio dei carburanti, così come stabilito e comunicato dal ministero delle Imprese. Allo stesso tempo, ovviamente, dovrà essere esposto anche un cartello con il prezzo applicato dallo stesso distributore. In questo modo il governo intende garantire una maggior trasparenza dei prezzi.

Nel caso in cui i distributori non si adeguino entro quindici giorni a tali disposizioni, rischiano di dover pagare una sanzione che va da 500 euro a sei mila euro. Ma non solo, “dopo la terza violazione, può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a novanta giorni”.

Caro benzina, importanti cambiamenti in vista, le mosse del governo: bonus da 200 euro

Tra le misure messe in campo dal governo si annovera il ritorno del bonus benzina fino a 200 euro, che è stato esteso fino alla fine dell’anno in corso. Si tratta, in pratica, dell’erogazione di un contributo da parte dei datori di lavoro a favore dei propri dipendenti al fine di far fronte al preoccupante aumento dei prezzi del carburante.

Tale bonus non concorre alla formazione del reddito e non è obbligatorio. Spetta, infatti, al datore di lavoro decidere se erogare, in modo del tutto volontario tale bonus carburante.

Apertura dell’esecutivo anche ad un possibile taglio delle accise. In particolare il ministero dell’Ambiente potrà ridurre le tasse sul carburante al verificarsi di determinate condizioni, come ad esempio un forte aumento dei prezzi del petrolio.

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