La sindrome di Victoria dei Maneskin: potrebbe accadere a chiunque di noi

Victoria, la celebre bassista dei Maneskin, ha rivelato di soffrire di una sindrome che sta dilagando tra i giovanissimi. Si chiama FoMo.

L’evoluzione porta scoperte, innovazione, cambiamento e nuovi sindromi. Cerchiamo di capire cos’è la FoMo, la paura di essere tagliati fuori.

Victoria Maneskin
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Siamo alla continua scoperta di notizie e informazioni che se da un lato ci incuriosiscono dall’altro spaventano. Come la nuova sindrome chiamata FoMo. L’abbiamo scoperta durante un’intervista rilasciata dalla bassista dei Maneskin Victoria De Angelis a Radio Deejay. La band ne ha fatta di strada dal palco di X Factor. Ha conquistato non solo il pubblico italiano ma di tutto (o quasi) il mondo con un rock accattivante e canzoni dai testi profondi, schietti, stuzzicanti e – a volte – irriverenti. Damiano il cantante, Victoria la bassista, Thomas il chitarrista e Ethan il batterista spiazzano e convincono nonostante il loro stile sia lontano dal resto del cantautorato italiano. La notorietà ha aperto la strada ad una invasione della loro privacy. Siamo venuti, così, a conoscenza della malattia (la fibromialgia) di cui soffre la fidanzata di Damiano e della sindrome FoMo che affligge Victoria.

Victoria dei Maneskin e la FoMo

Conseguenza della dipendenza da smartphone e social è la FoMo. Parliamo di un disagio che nasce dalla preoccupazione dell’essere tagliati fuori, di non vivere tutte le esperienze possibili anche a discapito della propria salute. Lo ha spiegato con efficacia Victoria De Angelis nell’intervista rilasciata a Radio Deejay. Ha raccontato di quando si trovava a New York con la sua band. Di ritorno all’1 di notte in albergo, Thomas la invita ad uscire ma lei in un primo momento rifiuta a causa della stanchezza.

Alle due di notte un messaggio dall’amico “Sono a casa di Madonna”. La FoMo ha preso il sopravvento. Quella forte necessità di non perdersi nulla, di uscire anche di notte o quando il corpo chiede riposo. Fear of missing out è chiaramente la paura di rimanere esclusi dalle possibilità. Genera ansia, frustrazione, malessere con particolare riferimento all’uso dei social. Tra adolescenti e giovani scatta il bisogno di condividere e di mostrare quanto più possibile opinioni, foto, video, stati d’animo. Un’esigenza che può sfociare nella sindrome FoMo.

Da un estremo all’altro, i social colpiscono duro

Se da un lato si può avvertire l’esigenza di vivere pienamente – anche troppo – per necessità di condividere e non lasciarsi sfuggire nulla, dall’altro si può verificare l’esatto contrario. Si chiama Hikikomori ed è il disagio che porta a chi ne soffre totale disinteresse per la società. In questo caso si sceglie di restare isolati dal resto del mondo, ci si chiude in casa evitando i contatti il più possibile, vivendo in uno stato di apatia diffuso oppure trascinati nel mondo virtuale dei videogiochi.

Da un’estremo all’altro, dunque, con un solo colpevole. Ognuno dovrebbe riappropriarsi della propria vita senza curarsi troppo del pensiero altrui o si rischia di sfociare in sindromi difficile da tenere a bada come raccontato da Victoria dei Maneskin.

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