Caro carburante, i furbetti hanno oltrepassato ogni limite: ecco cosa fanno

Attenti ai cosiddetti furbetti del pieno che esasperano il problema del caro carburante. Ecco cosa fanno.

Continua a destare preoccupazione il caro carburante, soprattutto considerando i vari trucchi messi in campo dai cosiddetti furbetti del pieno. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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L’ultimo periodo è stato segnato, e continua purtroppo a essere segnato, da tutta una serie di fattori che hanno delle ripercussioni negative sulle nostre vite, sia per quanto concerne le relazioni sociali che quelle economiche. Un numero crescente di famiglie riscontra delle enormi difficoltà nel riuscire a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana.

Nonostante ciò, i furbetti non si fermano mai. Anzi, il pericolo di cadere in una delle tante trappole è sempre dietro l’angolo. In particolare si invita a prestare attenzione ai cosiddetti furbetti del pieno che esasperano il problema del caro carburante. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Caro carburante, attenti ai furbetti del pieno: cosa sta succedendo

Abbiamo già visto come al fine di contrastare il caro carburante può rivelarsi utile sapere quali siano i distributori in grado di proporre prezzi più bassi di altri. Sempre in tale ambito, inoltre, si invita a prestare attenzione ai cosiddetti furbetti del pieno che esasperano il problema del caro carburante. Ma cosa sta succedendo?

Ebbene, bisogna sapere che grazie ai controlli della Guardia di finanza sono emerse delle irregolarità di varia natura. In particolare si stanno svolgendo dei controlli per capire se l’aumento dei prezzi del carburante sia dovuto al reintegro delle accise oppure se sia frutto di speculazione.

Entrando nei dettagli bisogna sapere che su 5.187 verifiche svolte dalla Guardia di Finanza nel corso del 2022, sono state rilevate 2.809 violazioni in merito alle politiche dei prezzi. Molti distributori, ad esempio, non hanno esposto la differenza tra i prezzi praticati e quelli indicati. Tra le violazioni riscontrante, poi, si annovera l’omessa comunicazione al ministero. Una pratica, quest’ultima, che i gestori sono obbligati ad effettuare.

Onde evitare di cadere nella trappola dei cosiddetti furbetti del pieno, pertanto, si invita sempre a prestare la massima attenzione quando si fa il rifornimento. In particolare è bene verificare che vi sia corrispondenza tra i prezzi esposti e quelli effettivamente applicati.

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