Virus nel Bancomat, lo sportello sputa tutti i soldi: quanto hanno ‘guadagnato’

Un colpo davvero clamoroso che ha lasciato di stucco un po tutti. Gli artefici hanno utilizzato una tecnica particolare.

Negli ultimi anni abbiamo visto come l’ingegno di truffatori e nello specifico veri e propri professionisti del furto si sia in qualche modo affinato. Di recente, attraverso le cronache siamo in grado di comprendere quelle che sono le tecniche più utilizzate in assolute per provare a portare a casa bottini che prima potevano essere considerati assolutamente inaccessibili. A ogni modo, il presente fornisce una serie di incredibili verità a riguardo.

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Cosi come anticipato, nel corso degli anni passati abbiamo visto come determinate tecniche si siano di fatto affinate da parte di malintenzionati senza scrupoli per arrivare ai propri fini illegali. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi avvengono in due diversi modi. Pensiamo per esempio alle tecniche considerate, forse più evolute. Da un lato gli assalti agli sportelli bancomat dall’altro il coinvolgimento di vittime vere e proprie in funzione dello stesso sportello bancomat.

In questo specifico caso ci rendiamo sempre più conto di quanto la fantasia in primis e l’accesso a specifiche modalità d’azione possano fare le fortune dei malintenzionati di turno. Quante volte abbiamo letto, per dire, di specifiche truffe ai cittadini che hanno luogo proprio all’esterno degli sportelli bancomat. Gli esempi letteralmente si sprecano, tecniche su tecniche utili ad approfittare del prossimo in qualsiasi situazione possibile e immaginabile.

Prendiamo, per esempio, il tentativo di truffa legato alla banconota che casca ai piedi della vittima in fila al bancomat. Quante volte ne abbiamo sentito parlare? Due complici e una persona intenta a effettuare un prelievo al bancomat. Di colpo l’attenzione di quest’ultima viene richiamata da uno dei due complici in merito alla presenza di una banconota vicina ai suoi piedi. La persona si distrae per osservare quello che succede e uno dei complici sfila la carta originale per sostituirla con una fasulla, dopo aver osservato chiaramente l’inserimento del pin di sicurezza.

Altro tentativo di truffa molto diffuso è quello del finto tastierino applicato sul classico sportello bancomat che consente di copiare i pin digitati dai vari clienti in fila per prelevare denaro. Oppure, ancora, una piccola telecamerina che spia le immissioni di tutti i pin dei clienti. Una situazione davvero molto particolare in questo caso specifico. I cittadini, sono insomma spesso al centro dei desideri dei truffatori, per fini chiaramente illeciti.

Bancomat con virus, il colpo riesce alla perfezione: la tecnica utilizzata è davvero incredibile

Negli ultimi giorni le cronache ci hanno raccontato di un fatto davvero incredibile. Il tutto ha avuto luogo presso lo sportello bancomat dell’ufficio postale di Torreglia, in provincia di Padova. Il fatto in questione è in realtà accaduto molti mesi fa, lo scorso febbraio per intenderci, ma solo ultimamente sono venute a galla alcune particolari indiscrezioni circa il metodo utilizzato dai protagonisti della vicenda per rubare, di fatto, il contenuto del bancomat in questione.

Il bottino fu di quelli importanti, ben 36mila euro. La tecnica, si diceva, è di quelle davvero incredibili. Uno dei responsabili è un 46enne rumeno residente ad Ardea, in provincia di Roma, attualmente irreperibile. Suo complice un connazionale i 28 anni, residente nella provincia di Padova, attualmente in manette. Presente inoltre un terzo complice, denunciato per quanto accaduto.

La tecnica utilizzata per violare il bancomat in questione, si diceva, è di quelle davvero incredibili. Un virus, di fatto trasferito allo stesso bancomat che ha di fatto permesso di liberare in modo assolutamente automatico le banconote contenute all’interno dello stesso apparecchio. Il colpo perfetto insomma. Un bancomat che di colpo comincia a tirare fuori tutte le banconote contenute al suo interno. Il sogno nascosto di ogni malintenzionato, insomma. Ora, le forze dell’ordine sperano di chiudere presto il caso assicurando tutti i responsabili alla giustizia.

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