Fotovoltaico, che fine fa la svolta sostenibile nel 2023

Il fotovoltaico mantiene il bonus di riferimento, a patto che figuri entro lavori trainanti. Le detrazioni cambiano a seconda delle variabili.

L’obiettivo è il 2050, con un intervallo di verifica fra sette anni. Esattamente nel 2030, quando l’Europa tirerà le prime somme sul processo di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile.

Fotovoltaico 2023
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Date che non varieranno, al netto delle agevolazioni di cui i cittadini europei potranno beneficiare per implementare il ricorso ai dispositivi di risparmio energetico. Certo è che, per riuscire a ottenere risultati significativi, la miglior distribuzione delle risorse per un accesso fattibile a tali dispositivi, si tratti di impianti fotovoltaici o di pannelli solari per uso domestico, rappresenta un requisito essenziale per l’agenda climatica dell’Unione europea. E, per estensione, per il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per i singoli Paesi, Italia inclusa. Per questo risulta quantomeno indicativo capire che fine farà, con l’inizio del 2023, il Bonus previsto per la dotazione dei propri appartamenti del fotovoltaico. Ritenuto il passo chiave per ottimizzare i consumi domestici.

La nuova Legge di Bilancio ha determinato in primis l’accesso ai bonus per il sostenimento delle spese legate alle utenze. Il che non implica direttamente risorse per la dotazione di impianti di risparmio energetico. Certo è che le agevolazioni mirate per la casa ci sono, dall’Ecobonus fino ai bonus legati alla ristrutturazione, mantenuti in buona parte anche per l’anno appena iniziato. Conferma arrivata anche per il Bonus fotovoltaico, volto alla dotazione della propria abitazione dei dispositivi di riduzione del consumo. Con alcuni vincoli, legati soprattutto alle scadenze obbligatorie per il completamento dei lavori.

Fotovoltaico, bonus 2023: come funziona e quali sono le scadenze

La conferma del Bonus legato al fotovoltaico è stata fortemente sponsorizzata proprio in virtù degli impegni presi per il rispetto dell’agenda climatica concordata con l’Unione europea. Anche perché, a conti fatti, l’installazione di determinati impianti resta una procedura ancora piuttosto costosa, specie per quel che riguarda i pannelli solari. Le variabili, però, faranno ancora la differenza. Per quel che riguarda le Cooperative e Iacp, ad esempio, la scadenza resta al 30 giugno 2023, con l’obbligo inderogabile del 60% dei lavori portato a compimento al fine di ottenere un’estensione fino al 31 dicembre. Medesima scadenza (a fine anno) per i condomini con il Superbonus 110% in atto, mentre per chi beneficerà della detrazione del 70% e del 65%, l’estensione si prolungherà rispettivamente al 31 dicembre 2024 e al 2025.

Per quanto riguarda il fotovoltaico, il bonus sarà applicato a seconda delle tipologie di intervento. L’ammontare delle detrazioni per chi, ad esempio, ha eseguito i lavori di impianto tramite il Superbonus, saranno recuperabili in cinque anni, per il 110% dei costi. Resta valida, quindi, la procedura di inclusione dei lavori di impiantistica in interventi maggiori “trainanti”, ad esempio per l’efficientamento della struttura. Il recupero delle spese avverrà con cessione del credito oppure con sconto in fattura. Per l’Ecobonus, invece, le detrazioni al 50% riguarderanno acquisto e messa in opera. Resta, anche in questo caso, l’obbligo del lavoro trainante. Recupero esteso in 10 anni, invece, per il Bonus ristrutturazione, per interventi con tetto massimo di 96 mila euro. Incluse, per tale agevolazione, le spese di collaudo e messa in sicurezza.

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