Diabete, in questo caso l’Inps riconosce un assegno mensile: chi ne ha diritto

Attenzione alle diverse forme di diabete. Soltanto in determinati casi l’Inps riconosce un assegno mensile. Ecco chi ne ha diritto.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale riconosce un assegno mensile alle persone che soffrono una determina forma di diabete. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare ai regali per i nipoti, passando per le bollette di luce e gas, sono davvero molti i costi da dover sostenere e che hanno un impatto non indifferente sulle nostre tasche. Affrontare le varie spese, purtroppo, risulta per molti sempre più complicato. Lo sanno bene i molti anziani che si ritrovano a vivere con pensioni al di sotto di 1.000 euro al mese.

Proprio per questo motivo è importante restare sempre aggiornate e sapere se e quando si ha diritto ad alcuni trattamenti economici. In particolare interesserà sapere che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale riconosce un assegno mensile alle persone che soffrono una determina forma di diabete. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Diabete, in questo caso l’Inps riconosce un assegno mensile: cosa c’è da sapere

Le malattie diabetiche possono portare in alcuni casi a dover fare i conti con delle complicanze che finiscono per ridurre il grado di autonomia di una persona. Da qui nasce la necessità di sottoporsi a visite specialistiche o di controllo, volte a monitorare la propria condizione.

Ma non solo, in alcuni casi la commissione legale Inps può riconoscere delle percentuali d’invalidità per cui si ha diritto al riconoscimento dell’assegno di invalidità, a prescindere dal reddito del soggetto richiedente. Entrando nei dettagli bisogna sapere che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale riconosce tre diverse forme di diabete a cui corrispondono tre diverse fasce percentuali di invalidità.

In particolare, in caso di percentuale d’invalidità superiore al 74% si ha diritto all’assegno triennale. A tal proposito interesserà sapere che l’istituto di previdenza riconosce la pensione di invalidità nel caso in cui una persona sia affetta di diabete mellito in presenza di specifiche complicanze.

Nella fascia compresa tra il 91% e il 100% di invalidità, ad esempio, rientrano le persone con diabete che soffrono anche di forme acute di nefropatia. Lo stesso discorso vale anche per le complicanze che comportano retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali o arteriopatia ostruttiva. In presenza di tali problematiche, quindi, è possibile richiedere e vedersi riconoscere dall’Inps la pensione di invalidità.

Diabete, le agevolazioni riconosciute dall’Inps a seconda della percentuale di invalidità

In presenza di percentuali di invalidità inferiore vengono riconosciute altre agevolazioni. Come si evince dal sito dell’Inps infatti:

  • fino al 33% non è previsto alcun riconoscimento;
  • dal 46% è possibile iscriversi nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata;
  • dal 33% al 73% si ha diritto all’assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali;
  • dal 66% si ha diritto all’esenzione ticket sanitario;
  • dal 74% al 100% l’istituto di previdenza eroga dei trattamenti economici.

A tal proposito interesserà sapere che nella fascia tra il 41% e il 50% fanno parte i pazienti con diabete mellito di tipo 1 o 2 alle prese con complicanze micro – macroangiopatiche. Nella fascia compresa tra il 51% e il 60%, invece, rientrano coloro che sono affetti da diabete mellito insulino – dipendente o con crisi ipoglicemiche. In base al tipo di diabete e alla percentuale di invalità riconosciuta, pertanto, si ha diritto al riconoscimento di diverse agevolazioni.

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