“Pericolo effetti collaterali”: la lista dei farmaci da evitare

La lista dell’ong Prescrire mette in evidenza alcuni farmaci con principi attivi che riservano più effetti negativi che benefici. Ecco di quali si tratta.

Natale è ormai decisamente alle porte e le grandi tavolate non mancheranno nemmeno quest’anno, nonostante le tante difficoltà affrontate in questi dodici mesi.

Farmaci da evitare
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Le raccomandazioni sono quelle di sempre: ok allo strappo alle regole (anche in termini di viaggi) ma senza esagerare. E non solo per non ritrovarsi con qualche chilo in più passate le feste ma per evitare di incappare in qualche spiacevole conseguenza a livello salutistico. Alla fine dell’anno, però, arriva anche un’altra raccomandazione, quella dell’associazione indipendente Prescrire, che ha analizzato il rapporto fra rischi e benefici dei vari medicinali, inclusi quelli più utilizzati, stilando un elenco di farmaci che, per una questione di sicurezza, sarebbe meglio evitare. Non per il farmaco in sé quanto per il gap fra benefici e possibili effetti collaterali. Una sorta di black-list, nella quale sono stati inclusi ben 107 principi attivi ritenuti potenzialmente dannosi per la salute dell’organismo umano.

Un report annuale che, naturalmente, potrebbe riservare di anno in anno qualche sorpresa. E in effetti, l’elenco si diversifica in buona sostanza da quello del 2021, soprattutto in termini di presenze. Nella lista del 2022, infatti, sono stati aggiunti alcuni principi attivi non presenti in quello dell’anno scorso, messo all’indice in quanto farebbe, secondo gli esperti dell’ong francese, più male che bene. Le indicazioni di Prescrire non sono generiche ma mirate rispetto all’analisi degli effetti benefici e di quelli collaterali in base all’assunzione di alcuni farmaci contenenti i principi attivi potenzialmente dannosi. Per questo alcuni farmaci, sulla base di queste informazioni, potrebbero addirittura essere rimossi dai percorsi terapeutici.

Farmaci, la black list dei principi attivi: ecco quali vanno evitati

La questione non è tanto indicare la negatività di alcuni principi attivi quanto, piuttosto, la preponderanza degli effetti avversi rispetto a quelli benefici. Secondo Prescrire, vale ad esempio per la polvere di semi di arachidi, contenente proteine di arachidi (Palforzia) che, a quanto sembra, incrementerebbero le reazioni allergiche. O, quantomeno, la loro frequenza. Tali proteine vengono utilizzate perlopiù nel trattamento dei pazienti più giovani, di età compresa fra i 4 e i 17 anni, sofferenti di allergie più o meno gravi alle arachidi. A fronte di una terapia che preveda l’uso di questo principio attivo, è necessario osservare una dieta che, naturalmente, non preveda il consumo di arachidi. Palforzia può essere assunta tramite bustine o polvere in capsule, mescolabile con alcuni alimenti.

Attenzione anche ad altri medicinali contenenti particolari principi attivi. Nella lista figura ad esempio Evrenzo, usato da persone adulte per il trattamento dell’anemia provocata da insufficienza renale cronica. Il principio attivo in esso contenuto è roxadustat. La sua somministrazione, tuttavia, può essere effettuata esclusivamente da un medico. Anche la tintura di oppio per Dropizole fa parte della lista. La somministrazione avviene in caso di diarrea perdurante e di grande intensità. Il farmaco di riferimento è Dropizole in gocce. Anche in questo caso, comunque, la somministrazione e il suo uso terapeutico dovranno essere supervisionati da un medico specialista.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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