Attacco hacker, 130 mila italiani a rischio: controlla se ci sei anche tu

Attenzione! A rischio i dati di circa 130 mila italiani a causa di un attacco hacker. Ecco cosa sta succedendo.

Brutte notizie per ben 130 mila italiani i cui dati sensibili sono a rischio a causa di un attacco informatico. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

hacker furto dati
ContocorrenteOnline

Smartphone, computer, tablet e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tanti i dispositivi a nostra disposizione, grazie ai quali poter comunicare con chiunque, in qualsiasi momento e da qualsiasi posto. Tanti, in effetti, sono i servizi disponibili, come ad esempio app, e-mail e così via. Allo stesso tempo, proprio in tale ambito abbiamo già avuto modo di vedere come sia importante non abbassare mai la guardia.

Ne è un chiaro esempio un tentativo di truffa su Whatsapp, che rischia di far cadere nella trappola molti utenti della nota app di messaggistica istantanea. Se tutto questo non bastasse, una recente analisi ha rilevato che sono a rischio i dati sensibili di circa 130 mila italiani. Ma cosa sta succedendo?  Entriamo quindi nei dettagli per vedere tutto quello che c’è da sapere in merito.

Attacco hacker, i dati di 130 mila italiani a rischio: in vendita sui bot market del dark web

Come già detto, giungono pessime notizie per moltissimi italiani i cui dati sensibili sono a rischio per colpa di un attacco informatico. Ma cosa sta succedendo? Ebbene, bisogna sapere che negli ultimi anni si è registrato un preoccupante aumento dei furti dei dati sensibili nel nostro Paese.

Entrando nei dettagli, in base ad una recente analisi svolta da NordVPN, almeno cinque milioni di persone hanno subito il furto d’identità online. Tra queste rientrano circa 130 mila italiani. Un dato che non può passare di certo inosservato, soprattutto considerando che il nostro Paese si colloca all’ottavo posto tra le nazioni più colpite al mondo.

In particolare, soffermandosi sui bot market, si nota che ben il 30% dei dati venduti su questo tipo di mercato sono italiani. I Bot market, ricordiamo, sono degli aggregatori di dati. A tal proposito, come sottolineato da Marijus Briedis, CTO di NordVPN:

“Ciò che rende i bot market diversi dagli altri mercati del dark web è la loro capacità di raccogliere grandi quantità di dati su una persona in un unico posto. E una volta venduto il bot, garantiscono all’acquirente che le informazioni della vittima saranno aggiornate fintanto che il dispositivo è infettato dal bot“.

Attacco hacker, i dati di 130 mila italiani a rischio: come difendersi

Attraverso un’analisi svolta sui tre principali bot market, ovvero Genesis Market, Russian Market e 2Easy, è emerso che tra i dati sensibili più richiesti si annoverano screenshot e video fatti con le webcam. Ma non solo, anche le credenziali di accesso ai social network, alle e – mail e i dati bancari.

Informazioni indubbiamente importanti che, una volta in mano ai malintenzionati, possono permettere a quest’ultimi di agire indisturbati e mettere, ad esempio, in atto delle truffe di vario genere. Occhio, quindi, sempre ai dati sensibili disponibili sui vostri dispositivi.

A tal proposito, come suggerito da Briedis, onde evitare spiacevoli inconvenienti si consiglia di utilizzare sempre un antivirus, un password manager e strumenti di crittografia dei file. Dei piccoli e semplici accorgimenti che aiutano a impedire agli hacker di rubare i nostri dati.

Gestione cookie