Bonus caldaia, occhio all’aggiornamento: novità interessanti in arrivo

L’accesso al Bonus caldaia consentirà sia la detrazione fiscale che lo sconto in fattura. Un’agevolazione integrata alle riduzioni in bolletta.

 

L’inverno è in arrivo e l’allerta sulle spese legate alle utenze non ha mai preoccupato così tanto i consumatori. Nonostante le previsioni dell’Arera siano state meno spaventose del previsto.

Bonus caldaia
Foto: Canva

Come abbiamo detto più volte, però, l’ondata di rincari è solo parte dell’onda anomala che ha travolto i contribuenti italiani, già duramente provati dalla pandemia e messi all’angolo dalla crisi economica derivata dalla combinazione fra Covid e guerra in Ucraina. In sostanza, anche a fronte di un incremento dei costi più contenuto del previsto, le difficoltà saranno tangibili. Specie se i dispositivi di riscaldamento delle nostre abitazioni non fossero esattamente aggiornati in termini di efficientamento energetico. In questa direzione vanno alcuni bonus pensati appositamente per favorire i lavori di rimessa a punto delle caldaie. Agevolazioni volte sia alla riduzione diretta della spesa che all’eventuale detrazione fiscale sui costi sostenuti.

Letteralmente, il Bonus caldaia 2022 si traduce proprio in una detrazione fiscale, compresa fra il 50% e il 65% della spesa sostenuta per i lavori eseguiti. In alternativa, se gli interventi dovessero rientrare in un quadro più ampio come il Superbonus, sarà possibile inserirli nella detrazione di riferimento, in questo caso il 110%. In senso generale, l’agevolazione fiscale spetterà a tutti coloro che andranno a installare nella propria abitazione un caldaia a condensazione di classe A, valvole escluse. Sostanzialmente, l’intervento non sarà solo una mera sostituzione del dispositivo ma una strategia di risparmio energetico a tutti gli effetti. Nel suddetto caso (senza valvole) il Bonus caldaia consentirà una detrazione del 50%.

Bonus caldaia 2022, come ottenere la detrazione del 65%

Un passaggio in più sarà necessario per approdare all’agevolazione completa, ossia il 65% di detrazione fiscale. Alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione (sempre di classe A), dovrà essere integrata quella delle valvole di termoregolazione (classe V, VI o VIII). Oppure la pompa di calore. La detrazione, in questo caso, sarà suddivisa in 10 rate di importo costante. E, anche in questa circostanza, resta valida l’integrazione dell’intervento con detrazioni maggiori, come il Superbonus 110%, a patto che sia connesso a lavori di più ampio respiro. In alternativa, si potrà usufruire del Bonus caldaia sotto forma di sconto immediato in fattura. A patto che avvengano interventi quali la sostituzione integrale dell’impianto con dispositivi a condensazione ed efficienza energetica stagionale, con valore minimo della classe A. Tutto secondo normativa europea vigente.

Il bonus consente quindi un’integrazione con quelli previsti per l’ammortizzazione del costo della bolletta (perlopiù destinati ai consumatori più oculati), elettrica o del gas. In questo senso, è previsto uno sconto diretto sulle utenze per i nuclei familiari al di sotto della soglia Isee dei 12 mila euro. Per accedervi, basterà presentare la Dichiarazione sostitutiva unica per avere l’attestazione Isee e inoltrare l’istanza presso la propria area riservata della pagina MyInps. Sarà poi compito dell’Istituto (in collaborazione con l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) comunicare alla famiglia richiedente l’accettazione della domanda e la modalità di erogazione del bonus.

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