Pensione, attenzione, l’Inps chiede i soldi indietro: cosa sta succedendo

Occhio alla pensione in quanto in questi casi l’Inps chiede i soldi indietro. Ecco il motivo che non ti aspetti.

Attenti ad alcuni vincoli da dover rispettare anche una volta maturato l’accesso al trattamento pensionistico. In caso contrario, infatti, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale può provvedere a chiedere i soldi indietro. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock /Canva

A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare alle bollette dell’utenze domestiche, passando per le varie esigenze quotidiane, sono davvero tante le voci che pesano sul bilancio famigliare e che vanno a ridurre il nostro budget finanziario. Non stupisce, quindi, che molti anziani attendano con impazienza ogni mese il pagamento della pensione.

Proprio quest’ultima, infatti, permette di attingere al denaro necessario per far fronte alle varie spese. Anche una volta maturato l’accesso a tale misura, però, è fondamentale non abbassare la guardia. Questo in quanto vi sono alcuni casi in cui l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale può chiedere i soldi indietro. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pensione, attenzione, l’Inps chiede i soldi indietro: tutto quello che c’è da sapere

A partire dall’aumento del costo della pasta fino ad arrivare al caro bollette, sono tanti gli aumenti dei prezzi che destano preoccupazione. Se tutto questo non bastasse, molti rischiano di dover restituire all’Inps quanto ricevuto di pensione. Ma per quale motivo e cosa sta succedendo?

Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che vi sono alcune misure pensionistiche che prevedono alcuni vincoli in particolare da dover rispettare. Tra queste si annoverano Quota 100 e Quota 102 che vietano di cumulare i redditi di pensione con i redditi derivanti da attività lavorativa.

Per questo motivo, se una persona accede al trattamento pensionistico grazie a Quota 100 o Quota 102, decide poi di tornare a lavorare, ecco che perde l’assegno. Ma non solo, dovrà restituire i soldi fino a quel momento percepiti all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Se una persona, ad esempio, ha iniziato a percepire l’assegno grazie a quota 100 a gennaio del 2022 e a dicembre dello stesso anno torna a lavorare, ecco che perde il diritto alla misura in questione. Se tutto questo non bastasse, come già detto, dovrà anche restituire tutte le mensilità percepite nel 2022.

Unica eccezione è il caso in cui una persona decida di svolgere un lavoro autonomo occasionale con reddito pari a massimo 5 mila euro all’anno. In tutti gli altri casi, invece, si perde il diritto a Quota 100 o Quota 102 e dovrà restituire i soldi all’istituto di previdenza.

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