Il rimborso della discordia, attenti alle comunicazioni: allarme Inps

I tempi che viviamo si sa, sono più che mai difficili. Le dinamiche che girano intorno a noi non sono di certo tra le più tranquille.

Tempi duri per i cittadini, lo dicono i numeri ma soprattutto lo dicono i fatti. Le cronache di tutti i giorni continuano a raccontarci di momenti di profondo disagio vissuto nel nostro paese cosi come in altre zone del continente e del pianeta. Oggi più che mai, il rischio di incappare nel vortice della crisi è più che reale, concreto. I rischi sono più che mai concreti, per tutti. La vita reale, ma anche e soprattutto il web da tenere assolutamente sotto controllo.

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Al giorno d’oggi districarsi tra quelli che sono i pericoli del web è non solo è una impresa non certo semplice. Sempre più spesso, infatti, i cittadini si ritrovano al centro di oscure trame delle quali ignorano qualsiasi elemento, capaci letteralmente di rovinare la vita a chiunque. Il motore che consente a tali dinamiche di affermarsi e mostrarsi quanto mai vive, si nutre proprio dell’incertezza ed in un certo senso della superficialità degli stessi utenti, quasi mai realmente preoccupati, almeno all’apparenza di determinate situazioni.

Il web, oltre la vita reale, quella fisica, è spesso il terreno più fertile per i malintenzionati di mezzo mondo. In un contesto come questo, per cosi dire, liquido, senza apparenti punti di riferimento che siano pratici, il truffatore letteralmente sguazza nella possibilità di sopraffare il prossimo. Le truffe, i raggiri, in molti casi conservano le stesse impostazioni di base. Ci troviamo di fronte ad un contenuto, quanto mai accattivante e ad un link, che funge quasi da cavallo di Troia, per consentire al malintenzionato di entrare nel nostro universo personale.

Il contenuto, cosi come anticipato, accattivante, in linea di massima punta a promettere un vantaggio, un regalo, un buono omaggio, qualcosa che in qualche modo catturi più che mai l’attenzione dell’utente. Il link citato in precedenza servirà invece per far credere alla vittima che tutto sia usuale, tutto faccia parte di una logica più che mai consolidata. Attraverso il link infatti, la vittima trasferirà al truffatore le sue informazioni personali ed le sue credenziali bancarie, a quel punto, di fatto, la truffa sarà compiuta.

Alle modalità elencate in precedenza va aggiunta una nuova tecnica, molto praticata negli ultimi tempi. Una comunicazione, che arriva dalla propria banca o magari da Poste Italiane, in cui si raccomanda di compiere o meno una specifica operazione. Un link, con una pagina fake in tutto e per tutto uguale a quella delle aziende in questione e l’ennesima occasione per i malintenzionate di truffare le ignare vittime. Queste ultime, convinte alla fine di aver risolto un enorme problema.

Il rimborso della discordia, attenti alle comunicazioni: il caso Inps spaventa gli italiani

Il caso di truffa citato in precedenza è di certo, ad oggi tra i più pericolosi per i cittadini. Nel caso specifico, le forze dell’ordine segnalano un aumento dei casi riscontrati aventi come protagoniste false comunicazioni da parte di Inps. Non è la prima volta, infatti, che l’istituto di previdenza viene coinvolto suo malgrado in dinamiche del genere. In questo caso, poi è stata presa una posizione netta e chiara, con tanto di comunicazione a tutti i cittadini.

Il testo del messaggio che negli ultimi giorni sta letteralmente spopolando tra i cittadini è il seguente: “Il sistema automatico Inps ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 615 euro sulle tasse e/o i contributi dell’anno 2021″. Di seguito, l’utente, vittima potenziale, riceverà l’indicazione per poter rientrare in possesso della specifica somma. Il tutto potrà concretizzarsi fornendo le proprie coordinate bancarie.

Inps, inoltre, segnala la frequente dinamica presente sul web e consiglia ai cittadini di stare attenti a ciò che arriva loro tramite mail o sms. L’istituto inoltre sottolinea che “per motivi di sicurezza, non invia mai comunicazioni di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili”. Tutto insomma appare abbastanza evidente, abbastanza logico. Nei fatti però, questo tipo di raggiro, in pochi minuti è capace di mettere sotto, per cosi dire, chiunque. Occhi bene aperti insomma e sempre massima attenzione in merito alle comunicazioni ricevute.

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