Un antidolorifico per diminuire le morti per cancro: la sconcertante scoperta

Uno studio ha rivelato come un antidolorifico riesca a diminuire le morti di cancro del 50%. Il farmaco “miracoloso” è l’aspirina.

L’aspirina riduce l’infiammazione e migliora i processi di riparazione cellulare contrastando il processo metastatico. Questi i risultati sconcertanti di un recente studio.

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Aver trovato un farmaco che riduce le morti di cancro del 50% è un risultato eccellente. Lo studio è stato portato avanti da ricercatori britannici e la conclusione è confortante anche se non risolutiva. L’aspirina ha un effetto positivo sulle persone con tumori proprio per le sue caratteristiche antinfiammatorie. Nello specifico, l’antidolorifico riesce a ridurre i livelli di infiammazione, l’anormale coagulazione e la crescita dei vasi sanguigni nonché a migliorare i processi di riparazione cellulare. Il farmaco agisce efficacemente, dunque, sui pazienti con il cancro diminuendo i rischi di morte, la diffusione metastatica del tumore e le complicanze vascolari conseguenti alla malattia.

L’antidolorifico che aumenta la speranza di vita

Una raccolta di studi sull’aspirina e sui meccanismi biologici e esiti clinici che determinano una diminuzione delle morti per cancro è stata pubblicata su Open Biology. Diverse prove sostengono i benefici dell’antidolorifico sulla malattia sia con riferimento alla prevenzione della crescita del tumore e alla diffusione delle metastasi.

Il quantitativo definito come efficace è di due aspirine al giorno per circa due anni come protezione per dieci anni. Lo studio ha dimostrato come pazienti che assumevano aspirina avevano il 42% in meno di tumori al colon. Tra chi ha assunto il farmaco per due anni il rischio si è ridotto fino al 50%. Le ricerche sono state condotte su 861 pazienti affetti da sindrome di Lynch ossia un problema genetico riguardante la riparazione del DNA che espone maggiormente all’insorgenza di tumori all’utero e all’intestino.

La chiave della ricerca

Ad assumere l’aspirina sono stati 427 pazienti mentre altri 434 hanno assunto placebo. L’assunzione è durata dieci anni e alla fine si è appurato come le persone che per due volte al giorno hanno assunto l’antidolorifico hanno mostrato un calo di insorgenza del tumore del 42,6%. L’effetto positivo riscontrato in questo studio non deve far dimenticare gli effetti collaterali del farmaco come, ad esempio, l’aumento del numero di sanguinamenti. Di conseguenza è sempre necessario seguire indicazioni mediche prima di agire in qualsiasi senso.

Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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