Legge 104 e permessi di lavoro: addio al referente unico, il numero dei beneficiari cresce

A richiedere i permessi di lavoro della Legge 104 non sarà più solamente un referente. Il Decreto Legislativo 105 cambia le regole.

Vediamo quali sono le nuove direttive sui permessi dal lavoro con la Legge 104. Il referente unico sparisce dalla normativa.

permessi Legge 104
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Più familiari possono richiedere i permessi della Legge 104 per assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese. Lo ha stabilito un Decreto e ora l’INPS fornisce chiarimenti al riguardo nel messaggio numero 3096. La figura del referente unico viene, dunque, eliminata concedendo a più persone di prendersi cura di un familiare con invalidità grave. Si amplia, così, l’offerta degli aiuti da fornire a persone non autonome. Ricordiamo che la Legge 104 nasce proprio con l’obiettivo di garantire l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti dei cittadini con una disabilità grave erogando benefici e prestazioni di natura assistenziale ed economica sia ai diretti interessati che ai caregiver. Proprio con riferimento a quest’ultime figure, la normativa prevede la possibilità di assentarsi dal posto di lavoro per prendersi cura del familiare con invalidità.

Legge 104 e permessi sul lavoro, le novità

A partire dal 13 agosto 2022 non esiste più il referente unico ossia una sola persona incaricata di prendersi cura di un familiare invalido. Non sarà più un solo componente del nucleo familiare a poter chiedere i permessi 104 ma potranno avanzarne richiesta più lavoratori dipendenti.

Il limite dei tre giorni è rimasto e la fruizione dei permessi potrà avvenire unicamente in modo alternato tra i beneficiari. Ciò significa che se un lavoratore chiede un permesso per un determinato giorno, l’altro familiare che si occupa del disabile non potrà fare domanda di permesso per quella stessa giornata. Per quanto riguarda l’inoltro della domanda nulla è cambiato. I cittadini potranno utilizzare i soliti canali messi a disposizione dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ossia il portale, il Contact Center e CAF e patronati.

Attenzione all’utilizzo della prestazione

I permessi 104 servono per permettere al lavoratore di prendersi cura del familiare con invalidità. L’assenza dal lavoro, dunque, è giustificata solamente se il dipendente si occuperà realmente delle esigenze del disabile. Non sarà certo necessario rimanere costantemente con l’accudito ma se ci si allontanerà dovrà essere per sbrigare faccende legate al familiare disabile. Fare la spesa, pagare le bollette, prenotare una visita sono azioni ammesse. Non è consentito, invece, andare in palestra, al mare, fare una gita fuori porta o andare al cinema. In questo caso il datore di lavoro potrebbe prendere seri provvedimenti e arrivare a licenziare il dipendente.

Ricordiamo, infatti, che l’azienda ha la facoltà di investigare sul lavoratore al fine di controllare che i permessi 104 siano spesi legalmente secondo le indicazioni della normativa.

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