Riscaldamento, occhio a stufe e camini: c’è chi rischia fino a 5 mila euro di multa

Attenti ad utilizzare vecchie stufe e camini in quanto c’è chi rischia di incorrere in multe fino a cinque mila euro. Ecco cosa sta succedendo.

Brutte notizie per molti italiani che rischiano di dover pagare fino a cinque mila euro di multa nel caso in cui utilizzino vecchie stufe e camini. Ma cosa sta succedendo e soprattutto cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Un periodo storico particolarmente difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere per via di tutta una serie di fattori che hanno un’incidenza negativa sia per quanto concerne l’aspetto delle relazioni sociali che economiche. A peggiorare ulteriormente la situazione, poi, l’aumento generale dei prezzi, che va a coinvolgere i settori più disparati, compreso quello dell’energia. Basti pensare al caro bollette che rischia di diventare un vero e proprio salasso.

Se tutto questo non bastasse, giungono brutte notizie per molte famiglie italiane che rischiano di incorrere in sanzioni particolarmente pesanti nel caso in cui decidano di utilizzare vecchie stufe e camini. Ma cosa sta succedendo e soprattutto cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Riscaldamento, occhio a stufe e camini, c’è chi rischia fino a 5 mila euro di multa: cosa c’è da sapere

Come già detto giungono brutte notizie per molte famiglie italiane che rischiano di incorrere in sanzioni particolarmente pesanti nel caso in cui decidano di utilizzare vecchie stufe e camini. Ma cosa sta succedendo e soprattutto cosa c’è da aspettarsi?

Ebbene, bisogna sapere che in base a quanto previsto dalle normative di diverse regioni del nostro Paese, in particolare al Centro – Nord Italia, non è consentito l’utilizzo di vecchie stufe e camini. Se tutto questo non bastasse, in determinati casi si rischia di incorrere in sanzioni particolarmente pesanti, fino a ben cinque mila euro di multa.

Si tratta, è bene sapere, di norme introdotte al fine di ridurre l’emissione di polveri sottili e di CO2, che portano con loro un impatto non indifferente sulle abitudini quotidiane di molte persone. Basti pensare, ad esempio, che a partire dal 1° gennaio 2020, in Lombardia è consentita solamente l’installazione di generatori di calore con almeno 4 stelle di efficienza energetica.

Ne consegue, pertanto, che è vietata l’installazione dei classici camini aperti. Una situazione che riguarda anche le vecchie stufe e camini, il cui utilizzo può portare a dover fare i conti con sanzioni che vanno da 500 euro fino a 5 mila euro.  Una situazione che coinvolge anche altre regioni del nostro Paese.

Tra queste ad esempio si annoverano il Veneto, ma anche Emilia Romagna e Piemonte che negli scorsi anni hanno adottato delle misure analoghe. L’invito, pertanto, è quello di informarsi in merito alle normative in merito nella propria regione di residenza, onde evitare di incorrere in multe particolarmente salate.

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