Acqua frizzante, stop alla produzione: storica bottiglia italiana scompare dagli scaffali, cosa sta succedendo

Attenzione! Stop alla produzione di acqua frizzante, con le bottiglie di un noto marchio italiano che scompaiono dagli scaffali. Ecco cosa sta succedendo.

Brutte notizie in arrivo per gli amanti dell’acqua frizzante di un noto stabilimento italiano. Questo in quanto rischiano di restarne senza in seguito ad uno stop della relativa produzione. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

supermercato scaffali vuoti
Foto © AdobeStock

Non solo il Covid, gli ultimi anni sono stati segnati, purtroppo, da tutta una serie di eventi negativi che continuano purtroppo ad avere un impatto non indifferente sulle nostre vite, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Basti pensare al preoccupante aumento generale dei prezzi con rincari del 43%, che finisce per pesare sul nostro bilancio famigliare.

Se tutto questo non bastasse, in tale contesto, già di per sé complicato, non è passata inosservata la notizia inerente lo stop della produzione di acqua frizzante di un noto stabilimento italiano. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Acqua frizzante, attenzione, storica bottiglia italiana scompare dagli scaffali: ecco di quale si tratta

Come già detto, non è passata inosservata la notizia inerente lo stop della produzione di acqua frizzante di un noto stabilimento italiano. Ma cosa sta succedendo e soprattutto di quale si tratta? Ebbene, bisogna sapere che, purtroppo, la mancanza di anidride carbonica sta colpendo l’intero settore, compreso un noto stabilimento italiano.

Si tratta della Sanpellegrino che per due giorni ha fermato la produzione di acqua frizzante proprio a causa della carenza di anidride carbonica. La stessa azienda italiana, attraverso una nota, ha infatti spiegato che:

“In merito ai problemi rilevati dalle aziende del settore delle bevande dovuti alla scarsità di CO2, il gruppo San pellegrino comunica che, a causa del persistere dei cali nella fornitura di anidride carbonica, questa settimana si è reso necessario un fermo produttivo di due giorni”.

L’obiettivo dell’azienda, comunque, viene sottolineato, è quello di “continuare a ricercare nuove linee di approvvigionamento, per ritornare il prima possibile al normale flusso di produzione“. Una situazione, quella che ha coinvolto la Sanpellegrino, che non passa di certo inosservata. Tutto il settore delle bollicine, d’altronde, si ritrova alle prese con la carenza di anidride carbonica.

In particolare i produttori di tali settori riscontrano delle crescenti difficoltà per quanto concerne la gestione dei costi di produzione. Basti pensare che il processo di produzione del gas utilizzato per le bevande con le bollicine consuma molto energia. Ne consegue, quindi, che il caro energia ha un impatto non indifferente su tale settore.

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