Naspi, i beneficiari devono firmare il GOL: come fare per non perdere tutto

Occhio alla Naspi, in quanto i beneficiari di tale trattamento devono firmare il GOL. Ecco come funziona e in cosa consiste.

Anche i titolari di Naspi devono accedere al programma GOL. Ma in cosa consiste, come funziona e soprattutto a cosa serve? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Naspi gol
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Il lavoro è un diritto che riveste indubbiamente un ruolo importante nella nostra esistenza in quanto ci consente di ottenere i soldi necessari per fronteggiare le varie spese. Non sempre, però, le cose vanno come desiderato. In alcuni casi, purtroppo, può capitare di perdere il posto di lavoro a prescindere dalla propria volontà. Una situazione difficile da gestire, in cui a ricoprire un ruolo importante sono i vari aiuti messi in campo dal governo.

Tra questi si annovera ad esempio la Naspi. Quest’ultima, come noto, si presenta come una misura volta a garantire un aiuto economico proprio ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Proprio soffermandosi su tale misura è bene sapere che i beneficiari di tale trattamento devono firmare il GOL. Ma in cosa consiste e come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Naspi, attenzione, i beneficiari di tale trattamento devono firmare il GOL: tutto quello che c’è da sapere

Misura volta a garantire un sostegno economico a coloro che hanno perso il posto di lavoro a prescindere dalla propria volontà, la Naspi consente di ottenere un sussidio mensile fino a un massimo di 24 mesi. In determinati casi, come abbiamo già visto, è possibile anche richiedere e ottenere l’anticipo in un’unica soluzione.

Ebbene, sempre soffermandosi su tale misura, inoltre, è bene sapere che i beneficiari di tale trattamento devono firmare il GOL. Ma in cosa consiste e come funziona? Entrando nei dettagli ricordiamo che GOL non è altro che un programma introdotto al fine di favorire il percorso di ricerca al lavoro di coloro senza occupazione.

Proprio per questo motivo non stupisce che si tratti di una misura pensata anche a favore dei percettori di Naspi che sono appunto tenuti a firmare il programma GOL. Tale programma, la cui sigla sta per Garanzia di Occupabilità dei lavoratori, presenta d’altronde varie misure volte a favorire il reinserimento lavorativo di chi ha perso il posto di lavoro, tra cui appunto i titolari di Naspi.

A rivestire un ruolo importante in tale ambito, pertanto, sono i centri per l’impiego, presso cui si deve firmare il patto in questione. Questo in quanto proprio i centri per l’impiego sono chiamati a mettersi all’opera pur di aiutare i soggetti interessati a trovare un lavoro.

Grazie ad un’attenta valutazione professionale e la stipula del patto di servizio personalizzato presso il centro per l’impiego, infatti, sarà possibile orientare il percettore di Naspi verso uno dei percorsi previsti dal programma GOL più adatto alle proprie esigenze.

Naspi, i beneficiari di tale trattamento devono firmare il GOL: i percorsi formativi

In particolare, a seconda della propria esperienza nel mondo del lavoro e caratteristiche personali, sarà possibile scegliere tra i seguenti percorsi formativi:

  • profili ad alta occupabilità, che devono svolgere un percorso di reinserimento lavorativo;
  • con necessità di adeguamento della preparazione e delle competenze, che faranno pertanto un percorso di aggiornamento breve, volto a migliorare il proprio profilo professionale;
  • con necessità di nuove competenze, che dovranno seguire un iter di riqualificazione, anche con attività formative fino a 300 ore;
  • profili con ridotta occupabilità, con i soggetti coinvolti che dovranno seguire un percorso di inclusione;
  • soggetti esclusi dal mercato del lavoro a causa di gravi crisi aziendali, che verranno inseriti in un percorso di ricollocazione collettiva.

Diversi, quindi, sono i percorsi formativi per coloro che partecipano al programma GOL. I percettori di Naspi che devono accedere a tale iniziativa, pertanto, non devono fare altro che rivolgersi ad un centro per l’impiego del proprio territorio e firmare il patto di servizio.

Un programma, come è facile notare, indubbiamente importante. Questo in quanto è volto a favorire il reintegro nel mondo del lavoro dei soggetti che, a prescindere dalla propria volontà, sono purtroppo rimasti senza un impiego.

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