Giuseppe Conte, da premier a leader M5s: ecco quanto guadagna

Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha ricoperto la carica di docente universitario e di premier. Con guadagni proporzionali al ruolo.

 

Due mandati a Palazzo Chigi nell’ambito della stessa legislatura. Entrambi segnati dal momento forse più difficile della storia recente del nostro Paese, la pandemia da Covid-19.

Giuseppe Conte guadagno
Foto: Web

Giuseppe Conte, dopo il passaggio di consegne con Mario Draghi, ha preso le redini del Movimento 5 stelle, posizionandosi a guida di uno schieramento politico che, rispetto agli esordi, ha negli anni cambiato radicalmente fisionomia. Perlomeno sul piano dell’immagine, visto che i concetti di base rimangono più o meno gli stessi. Non ci sono più le arringhe dirette alla pancia del Paese di Beppe Grillo, né la guida della prim’ora di Davide Casaleggio, sganciatosi dai pentastellati ormai da più di un anno. Da tempo, ormai, il M5s ha assunto le dimensioni e il peso di un partito nel senso più stretto del termine, con una guida che ha già sperimentato le incombenze e gli oneri della poltrona di Palazzo Chigi.

Anche la sua prima nomina, allora semisconosciuto alla massa, non era iniziata sotto i migliori auspici. Salito al Colle per ricevere l’incarico dal Presidente Mattarella, salvo poi fare dietrofront, rimettere l’incarico e farselo nuovamente assegnare, in un tran tran politico che, all’epoca, mise seriamente in discussione la credibilità politica italiana. Alla fine, la crisi politica seguita alle elezioni del 2018 si risolse con la nomina di Conte come premier. In un Governo all’epoca composta da una maggioranza cosiddetta “gialloblu”, fra Movimento 5 stelle e Lega. Con tanto dei due esponenti principali dei partiti come vicepremier. Esperienza che si concluse circa un anno dopo, con una nuova crisi sollevata (stavolta dalla Lega) per poi proseguire con una nuova maggioranza fino all’epilogo, ancora in piena pandemia.

Giuseppe Conte, quanto guadagna il leader del Movimento 5 stelle

Un’epopea politica piuttosto controversa, segnata dalla difficile prova della pandemia, dal lockdown, dalla crisi economica e da quella del lavoro. Una frenata dei consumi praticamente mai vista prima e la necessità di lavorare su un fronte inesplorato praticamente da un secolo come quello di una pandemia globale. Problematiche che non furono risolte allora, almeno sui fronti affrontabili, ma che non lo sono nemmeno ora. Tanto che gli ultimi giorni del Governo Draghi saranno caratterizzati da una corsa affannata a un possibile decreto Aiuti ter, che possa varare nuovi sostegni alla popolazione in vista di un pericoloso caro bollette per l’inverno che verrà. Giuseppe Conte farà parte dei leader ai nastri di partenza delle prossime politiche, previste per il 25 settembre. Con un suo programma elettorale che lo vedrà contrapposto, fra gli altri, al suo predecessore come capo politico del M5s, Luigi Di Maio.

Per quanto riguarda la sua vita extra politica, Conte è senz’altro fra i leader più riservati. Inclusi per i dettagli sul suo patrimonio e i redditi derivati dalle sua attività. È chiaro che, al pari degli altri politici di spicco, un minimo di curiosità popolare sul suo status patrimoniale esiste. Anche per la concezione che un membro della classe politica risulti decisamente più abbiente di un semplice lavoratore.

Carriera e dichiarazioni

Avvocato laureato alla Sapienza, Conte ha svolto prima di tutto la professione di civilista e di docente universitario, insegnando alla LUMSA, a Roma Tre e diventando infine ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze. Prima volta deputato nel 2013 e, in seguito, presidente del Consiglio, prima del suo ingresso in politica, nel 2018, aveva dichiarato un reddito complessivo di 380.233 euro. Nel 2019, dopo la sua elezione, riferendosi ai redditi 2018 salì a 1.207.391 euro. Praticamente un milione in meno (205.048 euro) nel 2020, scendendo poi a 105.411 nel 2021. Per quanto riguarda il ruolo di premier, durante la carica il guadagno era di circa 80 mila euro l’anno, ossia 6.700 euro al mese. Terminate le reali cariche politiche, chiaramente, il reddito è sceso sensibilmente. Il 2022 darà risposte ai più curiosi.

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