Prezzi alle stelle, gli italiani sono stanchi di pagare: “Cosi non si può vivere”

Gli ultimi mesi hanno rappresentato per i cittadini italiani qualcosa di assolutamente inspiegabile sotto molti punti di vista.

L’aumento indiscriminato dei prezzi di qualsiasi tipo di articolo, che si tratti di bene di prima necessità o meno, ha lasciato milioni di italiani letteralmente senza parole. In molti casi si è trattato di situazioni difficilmente comprensibili. Il peso di una crisi profondamente radicata che riguarda milioni di cittadini rischia di cadere in pieno esclusivamente sui consumatori.

ritiri alimentari
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Fare la spesa, oggi è diventato praticamente impossibile. Le notizie che ci arrivano da qualsiasi parte del paese parlano di prezzi lievitati in maniera incredibile nel giro di pochi giorni. I commercianti, sottoposti alla dura prova delle bollette dell’elettricità troppo spesso approfittano della situazione sottoponendo ai propri clienti, per i prodotti venduti prezzi davvero incredibili. Il rischio sempre più probabile è della classica guerra tra poveri.

Le testimonianze che arrivano dal nostro paese sono spesso spietate. Cittadini costretti  a pagare cifre altissime per beni che soltanto poche settimane fa costavano molto, ma molto di meno. In queste settimane poi, le località balneari sono spesso state veri e propri luoghi di furto organizzato. Le parole dure, sono quelle che arrivano dalle stesse testimonianze. Al mare, si sa, ogni cosa costa di più, succedeva prima e succede anche ora. Il problema oggi è quel “di più” diventa non sostenibile, e di questo i cittadini cominciano ad essere davvero stanchi.

Alcune mail con vivaci testimonianze e relative proteste, sono giunte nella nostra redazione da parte di lettori ormai stanchi di subire quelli che in alcuni casi appaiono come dei veri e proprio soprusi. La località balneare, non deve per forza implicare prezzi folli perchè in quella zona si lavora magari quattro mesi all’anno, non è giusto nei confronti di chi arriva in certi luoghi per trascorrervi le vacanze, andando di fatto ad investire in quel posto ed al giorno d’oggi, di fatto, non è più passabile come logica.

Prezzi alle stelle, gli italiani sono stanchi di pagare: le testimonianze dei cittadini

Ci scrive una nostra lettrice, abruzzese, in vacanza quest’anno in una piccola località pugliese al confine con la regione Basilicata. “A dispetto di quanto riscontrato per quanto riguarda l’accoglienza della struttura alberghiera e della comunità cittadina, assolutamente gradevole e coinvolgente – scrive la signora Nilde – la mia esperienza con le pochissime attività commerciali presenti in zona non è stata delle più felici. Avrei accettato – continua – il classico rincaro da località estiva, per dirla in un certo modo, quei 0.40 – 0,50 cent che a volte appaiono assolutamente fisiologici, ma oltre quello, a mio parere si va verso il vero e proprio furto”.

L’esperienza della nostra lettrice è basata su quanto riscontrata presso piccole attività commerciali presenti in zona e lidi balneari che poi di sera si trasformano in veri e propri locali all’aperto. Gli esempi riportati dalla signora Nilde sono i seguenti, come le stessa ci racconta: “Ogni giorno pagavo regolarmente per una bottiglietta d’acqua 1,50 euro, cosi come per un caffè. Gelati confezionati maggiorati anche di più di 1 euro. Nei piccoli mini market fare la spesa era semplicemente impossibile. 3.90 euro per un pacco di crostatine marca Mulino Bianco, 3 o 4 euro per casse d’acqua da 2 litri. Furti alla luce del sole insomma”.

La signora Nilde non è l’unica a scriverci di prezzi altissimi praticamente ovunque. La cosa che sorprende, in questo caso è la poca solidarietà dei cittadini. In accordo con le problematiche degli ultimi tempi legate alle gestioni delle attività commerciali. Questione bollette in primis: “C’è la crisi per loro – dichiara un nostro lettore – e mi rendo conto di quanto possa essere difficile, ma questo non giustifica un aumento sconsiderato dei prezzi di ogni articoli.

In questo modo ogni segmento della società avrà la propria possibilità di rivalsa, il proprio modo per riprendersi per cosi dire, tranne i lavoratori stipendiati, per loro quando arriverà la rivalsa?”

Tempi duri insomma, dove lo scontro rischia di accendersi forse più del dovuto. In certi casi si attende l’intervento del Governo, che potrebbe in qualche modo provare a calmierare il tutto. Al momento zero risposte, i cittadini, delusi ed inferociti, non possono fare altro che attendere.

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