Il lockdown energetico unica soluzione ai rincari: prepariamoci a tenere le luci spente

Il lockdown energetico è un’ipotesi sempre più plausibile. I prezzi dell’energia continuano a salire e le restrizioni sono dietro l’angolo.

Tra lockdown energetico e razionamento del gas si prospetta un inverno molto duro per i cittadini. Arriveremo realmente a questo punto?

lockdown energetico
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Sono passati sei mesi dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il conflitto continua. Nessuna risoluzione si intravede all’orizzonte ma solo nuovi e preoccupanti effetti. Le complicazioni previste per l’autunno e l’inverno riguardano la continua crescita dei prezzi con particolare attenzione agli aumenti di luce e gas. In effetti è ipotesi plausibile l’arrivo di un lockdown energetico dato che le previsioni stimano un raddoppio degli importi in bolletta a partire dal mese di ottobre. E così, dopo il “blocco d’emergenza” dovuto alla diffusione del Covid 19 assisteremo probabilmente a nuove limitazioni conseguenti alla guerra in Ucraina e allo stop delle forniture del gas russo. In pericolo non solo i risparmi dei cittadini ma anche le attività di impresa. Ben 120 mila aziende rischiano la chiusura lasciando in mezzo ad una strada 370 mila dipendenti.

Lockdown energetico, i piani UE per salvarci dai rincari

Se i prezzi continueranno a salire, uniche soluzioni possibili potrebbero essere il lockdown energetico e il razionamento del gas. I Governi delle nazioni europee stanno progettando controffensive agli aumenti. C’è chi propone lo spegnimento delle vetrine dei negozi e dell’illuminazione stradale. Si ipotizza l’accensione dei termosifoni nei condomini in una data diversa rispetto al solito e la riduzione della temperatura di circa due gradi.

Alcuni Paesi stanno pensando a limitazioni anche nelle scuole per ridurre i consumi ma in pochi si sono attivati per installare impianti innovativi che sfruttano energia alternativa. L’uso dell’acqua calda, poi, potrebbe essere ridotto a poche ore al giorno. Iniziative diverse e autonome non solo da Stato a Stato ma da città a città. Forse si arriverà a linee guida generali a metà settembre quando si riunirà il Consiglio straordinario dei Ministri dell’Energia per affrontare l’emergenza in atto.

Cosa sta accadendo in Italia

L’aumento del costo del gas e le previsioni di bollette raddoppiate entro l’autunno hanno effetti traumatici sulle imprese. Il presidente di Confartigianato Marco Granelli ha comunicato l’intenzione di tanti – troppi – imprenditori di spegnere le macchine per i costi onerosi della luce. Si arriverebbe, così, ad un lockdown energetico a meno che il Governo – quello attualmente in carica e poi quello che si formerà dopo le elezioni – non intervenga con azioni efficaci prima di raggiungere il terzo livello di emergenza. Al momento lo scatto è una possibilità esclusa dall’esecutivo ma i timori dei cittadini continuano ugualmente a crescere.

I negozi chiuderanno prima, le temperature dei termosifoni saranno più basse e l’accensione limitata a poche ore al giorno. l’illuminazione stradale si spegnerà così come quella di musei e luoghi pubblici, gli Uffici anticiperanno la chiusura, ecco cosa potrebbe accadere tra pochi mesi. Tutto per frenare i rincari che nel biennio 2021/2022 si sono attestati sul +92,7%. E le previsioni per il 2023 sono ancora più drammatiche. Gli analisti stimano un aumento del 300% rispetto al 2020.

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