Ape Sociale e RdC, l’enigma della cumulabilità: risponde l’Inps

In attesa che venga definito il prossimo schema pensionistico, è bene sapere che Ape Sociale e Reddito sono compatibili. A una condizione.

 

In attesa che il prossimo Governo porti a compimento una riforma del sistema pensioni che, finora, per una serie di motivi non è riuscita ad andare in porto, tanto vale concentrarsi sugli strumenti esistenti.

Ape Sociale pensione
Foto © AdobeStock

La Legge Fornero sembra ormai destinata a tornare in auge. Anzi, per la verità ci è già tornata. Molto probabilmente, a partire da gennaio, tornerà addirittura operativa. Quello che si voleva scongiurare, i lavoratori per una ragione, le forze politiche per altre, alla fine è diventato lo scenario non solo più probabile ma anche l’unico possibile. La crisi di Governo non ha permesso alla riforma del sistema di arrivare a dama. E, del resto, anche senza crisi appariva sempre più difficile la possibilità che il tutto potesse essere compiuto semplicemente e senza affanni con il periodo estivo di mezzo e l’orizzonte del 2023 sempre più prossimo. Quota 102 quindi, la sostituta provvisoria di Quota 100, andrà quindi in pensione (è proprio il caso di dirlo) a partire da gennaio. E nessuna misura è in grado di prenderne il posto in così breve tempo.

Anche in virtù della vittoria di una forza politica specifica e magari lontana dai dettami del Governo Draghi, il tempo materiale per portare a compimento una riforma così complessa sarebbe cospicuo. E, di sicuro, non sarà possibile portare un nuova sistema pensionistico a compimento entro i primissimi mesi dall’insediamento del nuovo Governo. Questo perché, operativamente, l’esecutivo entrerà a regime non prima di metà ottobre. A quel punto, non resteranno che un paio di mesi per mettere sul tavolo la proposta, trovare la convergenza, le risorse (soprattutto quelle) e tagliare il traguardo. Difficile, per non dire impossibile, pensare che ci si riesca. Ora come ora, l’unico modo reale per scongiurare il ritorno della Fornero sarebbe la proroga di Quota 102. E, perché no, degli strumenti paralleli che l’hanno accompagnata.

Ape Sociale e non solo: cosa succede, secondo l’Inps, se si prende anche il RdC

Un aiuto a Quota 102 è fin qui arrivato dal prolungamento di misure come l’Ape Sociale e Opzione Donna. Due misure volte a favorire il pensionamento anticipato, specie per coloro che svolgono mansioni figuranti nell’elenco di quelle gravose oppure usuranti. E proprio l’Ape Sociale, che potrebbe restare accanto a Quota 102 oppure a prescindere dalla proroga di queste, consente un’opzione aggiuntiva per nulla da trascurare vista la sua compatibilità con il Reddito di Cittadinanza. Un dubbio che aveva interessato non pochi contribuenti ma che, alla fine, è stato sciolto dall’Inps con una specifica comunicazione. L’Istituto ha infatti chiarito che sì, Ape Sociale e RdC sono effettivamente misure cumulabili a patto che il fruitore rispetti perlomeno un paio di condizioni. Questo perché, di fatto, andrebbe a percepire una doppia entrata, con tutti i potenziali benefici del caso.

Del resto, il Reddito di Cittadinanza figura come un sostegno al reddito. E quest’ultimo dovrà pur entrare da qualche parte. Considerando gli stipendi di buona parte dei lavoratori e, soprattutto, l’esiguità di non pochi assegni pensionistici, potrebbe non risultare strano che una misura come il RdC possa riguardare anche chi possiede uno stipendio o una pensione, anche anticipata come in questo caso. L’Ape Sociale figura come scivolo pensionistico e, come tale, detiene di per sé alcune prerogative specifiche. Per far sì che queste si sposino con il RdC, è necessario passare al setaccio della previdenza sociale. Anche perché né l’una né l’altra normativa specificano se vi sia effettivamente compatibilità.

Nella circolare del 25 maggio 2022, l’Inps ha chiarito che la percezione dell’Ape Sociale è irrilevante al fine dell’erogazione del Reddito. A patto che l’importo derivante dallo scivolo pensionistico non superi il limite massimo concesso per il RdC, ossia 6 mila euro familiari annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Qualora il requisito fosse rispettato, Ape e Reddito arriveranno sulla card utile per quest’ultimo.

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