Inps, attenzione, c’è chi ha diritto alla doppia pensione: la verità che non ti aspetti

Buone notizie per molte persone che dopo questa età hanno diritto, in determinati casi, al pagamento di una doppia pensione. Ecco la verità che non ti aspetti.

Buone notizie per molti pensionati che in determinati casi e soprattutto dopo una certa età hanno diritto a farsi riconoscere una doppia pensione dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Ma a chi spetta e soprattutto come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

doppia pensione
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Il lavoro nobilita l’uomo consentendoci di ottenere il denaro necessario per far fronte alle varie spese della vita quotidiana. Allo stesso tempo non si può negare come si riveli essere spesso fonte di problemi, tanto da portare in molti a non vedere l’ora di poter finalmente staccare la spina e accedere al trattamento pensionistico. Anche in quest’ultimo caso, però, non si è esenti da problematiche di vario genere.

Lo sanno bene, purtroppo, i tanti anziani che si ritrovano a vivere con pensioni al di sotto di 1.000 euro al mese. Importi particolarmente bassi che rendono molto difficile riuscire a sostenere i vari costi. Proprio in tale ambito, pertanto, interesserà sapere che giungono buone notizie per molte persone che dopo questa età hanno diritto, in determinati casi, al pagamento di una doppia pensione. Ma a chi spetta e soprattutto come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Inps, attenzione, c’è chi ha diritto alla doppia pensione: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto giungono buone notizie per molte persone che dopo questa età hanno diritto, in determinati casi, al pagamento di una doppia pensione. Ma a chi spetta e soprattutto come funziona? Ebbene, a tal proposito bisogna innanzitutto partire da una situazione molto più comune di quello che si possa pensare.

Ovvero le tante persone che nel corso della loro vita svolgono più lavori, finendo così per versare contributi in fondi differenti. In tal caso il soggetto interessato può richiedere e ottenere il ricongiungimento dei contributi accumulati su tutti i fondi pensionistici, in modo tale da poter ottenere una sola pensione.

In altri casi, invece, si ha diritto alla doppia pensione. Come riportato sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, infatti: “La pensione supplementare è una prestazione economica erogata al pensionato, a domanda, al fine di far valere la contribuzione accreditata in una gestione diversa da quella in cui è divenuto titolare di pensione, se tale contribuzione non è sufficiente a perfezionare un diritto autonomo a pensione”.

Pensione supplementare per contribuzione versata nell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO)

Ebbene sì, nel caso in cui una persona abbia maturato contributi insufficienti per ottenere il trattamento pensionistico è possibile richiedere un trattamento extra. Si tratta appunto della pensione supplementare per contribuzione versata nell’Assicurazione Generale Obbligatoria, ovvero AGO. Entrando nei dettagli è bene sapere che questa pensione supplementare può essere richiesta da coloro che già beneficiano del pagamento della pensione di vecchiaia e che hanno pertanto già 67 anni di età.

Ma non solo, è necessario che abbiano maturato altri contributi insufficienti ad ottenere il riconoscimento di un altro trattamento pensionistico. Per poter beneficare di tale pensione supplementare, a cui si ha diritto grazie al riconoscimento dei contributi maturati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria, non bisogna fare altro che presentare apposita domanda attraverso il servizio online disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

In alternativa è possibile rivolgersi a un Caf o patronato. Oppure contattare il Contact center al numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile. Una volta accertato il possesso dei requisiti, quindi, l’Inps provvederà al pagamento della doppia pensione ai soggetti aventi diritto dopo aver compiuto l’età di 67 anni. In caso di dubbio, comunque, si consiglia di consultare il sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale in modo tale da poter ottenere maggiori informazioni in merito.

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