Caro bollette, rischiamo di restare “senza riscaldamento”: scenario da incubo

Scenario da incubo in vista del prossimo inverno, quando rischiamo di restare “senza riscaldamento”. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Si prospetta un inverno particolarmente difficile per le famiglie e le aziende italiane che rischiano di restare senza riscaldamento. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

Un periodo storico particolarmente difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere a causa di tutta una serie di eventi che incidono negativamente sulle nostre vite sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. A peggiorare la situazione, poi, l’aumento generale dei prezzi, che coinvolge diversi settori, compreso quello delle bollette.

Proprio il caro energia, in effetti, si rivela essere un vero e proprio salasso per molte famiglie e aziende nostrane. Se tutto questo non bastasse, si prospetta un inverno particolarmente difficile, in quanto rischiamo di restare senza riscaldamento. Ma cosa c’è da aspettarsi e per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Caro bollette, rischiamo di restare “senza riscaldamento”: cosa c’è da aspettarsi

Come già detto, si prospetta un inverno particolarmente difficile per le famiglie e le aziende italiane che rischiano di restare senza riscaldamento. Ma cosa c’è da aspettarsi e per quale motivo? Ebbene, a destare preoccupazione è inevitabilmente l’aumento del prezzo del gas che di recente è arrivato a sfiorare il tetto di 300 euro.

Se tutto questo non bastasse, il timore è che in realtà il picco potrebbe non essere stato ancora raggiunto. In particolare preoccupa la carenza materiale di gas e un possibile stop di forniture da parte della Russia. Uno scenario che fa pensare di dover fare purtroppo i conti con un inverno particolarmente difficile, tanto da non escludere un possibile razionamento dell’energia.

Gas a rischio razionamento: tutto quello che c’è da sapere

Proprio in tale ambito non sono passate inosservate le dichiarazioni del professore Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage ha sottolineato come a sua avviso sia necessario:

“chiedere un taglio dei consumi alle aziende che consumano di più e considerare anche una minore fornitura di gas ai condomini. Gli italiani potrebbero andare incontro a qualche ora al giorno senza riscaldamento, per esempio. Speriamo non ci sia bisogno di arrivare a questo, ma è un’eventualità alla quale dovremmo abituare i cittadini. Non possiamo escluderlo”.

Uno scenario senz’ombra di dubbio da incubo, quello che si prospetta il prossimo inverno. La speranza comune, ovviamente, è che tutto ciò non accada. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le prossime misure prese in tale ambito al fine di contrastare il caro energia e soprattutto scongiurare il rischio razionamento.

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