Fisco, occhio ai prestiti agli amici: la verità che non ti aspetti

Occhio ai prestiti agli amici, in quanto in alcuni casi possono finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco. Ecco la verità che non ti aspetti.

Il Fisco non si ferma mai e sono in molti a chiedersi cosa si rischia e in quali casi scattano i controlli se si prestano dei soldi agli amici. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

prestiti amici
Foto © AdobeStock

A partire dall’acquisto dell’auto, passando per i lavori di ristrutturazione della casa, fino ad arrivare alle varie necessità quotidiane, sono davvero tanti i prodotti che ognuno di noi può voler acquistare. A prescindere che si tratti di uno sfizio oppure di una vera e propria necessità, ci si ritrova in ogni caso a dover fare i conti con un esborso di carattere economico. Non sempre, però, si dispone della liquidità necessaria, tanto da decidere di ricorrere ad un prestito.

In tale ambito, ad esempio, ci siamo già soffermati sul prestito chirografario che si rivela essere una delle forme di finanziamento più diffuse. Ma come funziona, invece, nel caso in cui si tratti di un prestito tra amici. In particolar modo ci si chiede: come vengono visti tali scambi di denaro dal Fisco? Si rischiano controlli? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Fisco, occhio ai prestiti agli amici: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto il Fisco non si ferma mai e sono in molti a chiedersi cosa si rischia e in quali casi scattino i controlli se si prestano dei soldi agli amici. Ebbene, come è facile immaginare, anche i prestiti tra amici e parenti non sono esenti da controlli.

L’Agenzia delle Entrate d’altronde, come noto, nutre sempre molti dubbi verso le donazioni di soldi e per questo motivo in caso di movimenti sospetti può chiedere delucidazioni in merito ai soggetti interessati.

Proprio al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, pertanto, in presenza di importi particolarmente alti, il consiglio è quello di tutelarsi grazie ad un atto da formalizzare al cospetto di un notaio e dei testimoni. Solo in questo modo, infatti, è possibile dimostrare la provenienza lecita del denaro e liberarsi dalla presunzione di evasione fiscale.

Ma non solo, grazie alla prova scritta, il prestito in questione non rischia nemmeno di finire sotto la lente di ingradimento del Fisco. In tutti gli altri casi, invece, una richiesta di spiegazione da parte dell’Agenzia delle Entrate è sempre dietro l’angolo.

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