Occhio a questi limoni, meglio non comprarli: così si riconoscono i sani

Scegliere i limoni, così come altri frutti, in modo accurato è consigliabile. E nemmeno troppo difficile se si seguono determinati accorgimenti.

 

Non sarà un frutto “mangiabile” in modo standard, come accade invece per la maggior parte degli altri. Tuttavia, davvero in pochi rinuncerebbero all’uso del limone.

Limoni supermercato
Foto © AdobeStock

Soprattutto d’estate, l’apporto vitaminico dell’agrume per eccellenza (assieme all’arancia) fa parte della schiera degli irrinunciabili. Si tratti di una semplice spremuta su una pietanza o di una limonata fresca, al momento della spesa “grande”, difficilmente si tornerebbe a casa senza un sacchetto preconfezionato di limoni. Anzi, c’è addirittura chi ha predisposto il proprio balcone di casa con un albero di agrumi, così da averne di freschi e “fatti in casa”. Senza contare il limoncello ovviamente, prodotto tipico dell’estate e per eccellenza uno dei liquori più amati. A ogni modo, come tutti i prodotti più popolari, anche il limone va attenzionato. E lo è naturalmente, da parte degli esperti.

Per questo, nel momento in cui si fa la spesa, sarebbe bene fare attenzione a ciò che si sceglie. Non sempre questo è possibile e, quindi, avere un consiglio da mente esperta potrebbe essere risolutivo. Quando facciamo la spesa la scelta è ampia e, tendenzialmente, si sceglie ciò che si conosce meglio. Tuttavia, non sempre quello che è esposto o il prodotto più famoso è garanzia di ottima qualità. Vale per tutto, figuriamoci per la frutta anche se, in realtà, questa dovrebbe essere controllata quanto e più di altri prodotti.

Limoni, attenzione alla scelta: ecco quali mettere nel carrello

La vastità della scelta è il dettame base della spesa al supermercato. Prodotti alimentari e non: varie tipologie e, soprattutto, vari prezzi. E la minor spesa, apparentemente, sembrerebbe conveniente. Tuttavia, specie nel reparto orto-frutta, è sempre buona regola affidarsi alla qualità più che alla convenienza. Non è scritto da nessuna parte che un prodotto meno costoso valga meno: a ogni modo, almeno per quel che riguarda generi alimentari, affidarsi alle indicazioni degli esperti sarebbe perlomeno utile. Per quel che concerne i limoni, e la frutta in generale, il pericolo principale riguarda l’uso dei pesticidi. Sostanze che vengono utilizzate per proteggere i raccolti da infezioni e parassiti ma che, chiaramente, se presenti sul prodotto finito rischiano di danneggiare la salute dell’uomo.

Una forma di tutela vera e propria non c’è. Più che altro si opera in direzione della prevenzione. Il Ministero della Salute, ad esempio, attenziona ogni prodotto al fine di verificare se vi siano o meno tracce di sostanze nocive. Negli ultimi tempi, dopo i casi dell’ossido di etilene nei cibi (soprattutto dolci), si è cercato di dare una sterzata in senso opposto, azzerando anche le minime percentuali consentite dalle normative vigenti. Il che ha ridotto sensibilmente l’uso di determinati pesticidi o, comunque, imposto un’attenzione maggiore prima della messa in vendita del prodotto.

Non è infatti solo questione di buccia: a volte, i pesticidi penetrano anche all’interno del prodotto, aumentando il rischio. Un indicatore viene proprio dalle bucce: se troppo brillanti o perfette, si annuserebbe immediatamente puzza di bruciato. Questo perché i limoni, come gli altri frutti, difficilmente uscirebbero così in natura. Occhio anche a quelli a basso costo: spesso provengono da coltivazioni estere. Meglio affidarsi al giusto compromesso: frutta a prezzi ragionevoli ma con le tracce inequivocabili della maturazione in natura.

Impostazioni privacy