I certificati di investimento, pensateci bene: per chi vuole aumentare i guadagni

I certificati di investimento sono strumenti finanziari simili agli investimenti in azioni e obbligazioni. Approfondiamone il funzionamento.

Ogni investitore può trovare la soluzione più idonea al proprio profilo di rischio attraverso i certificati di investimento.

certificati di investimento
Adobe Stock

I certificati di investimento garantiscono agli investitori di scegliere tra vari profili rischio-rendimento. Sono emessi da grandi istituti bancari e rappresentano un’alternativa ai più tradizionali investimento in azioni oppure obbligazioni. Si presentano come combinazioni di contratti finanziari incorporati in titoli singoli e la negoziazione avviene come per le azioni. Ogni singolo certificato ha caratteristiche differenti in relazione al rimborso anticipato con premio per chi investo o alla direzionalità del sottostante. E ancora, alla protezione totale o parziale o condizionata del capitale inizialmente investito e al premio di riscatto alla scadenza.

Certificati di investimento, come funzionano

Gli strumenti finanziari protagonisti del nostro articolo sono derivati cartolarizzati, prodotti strutturati moderni il cui prezzo dipende dall’andamento del prezzo dell’attività sottostante. Legalmente i certificati di investimento sono emissioni di debito non connesse a dividendi, alla gestione aziendale o alla partecipazione ad attività successive alla liquidazione di una società rispetto ad azioni ordinarie.

L’investitore, dunque, rinuncia ai dividendi pagati dall’asset sottostante per il periodo di sottoscrizione del certificato. Da qui, però, la diversità dei profili dello strumento. Tra gli strumenti finanziari sottostanti citiamo azioni, indici obbligazionari, panieri azionari, indici di mercato, materie prime e valute.

Tipologie dello strumento finanziario

Come tipologia di certificato, invece, citiamo quelli a capitale non protetto e a capitale protetto. Nei primi l’andamento del capitale segue quello dell’asset sottostante; nei secondi il capitale è protetto anche in caso di perdita dell’asset sottostante. Ci sono, poi, i certificati a capitale condizionatamente protetto che tutelano una parte del capitale investito e i certificati a leva, volti alla massimizzazione dei risultati degli asset sottostanti.

Per quanto riguarda il valore dello strumento, questo dipende dal prezzo del bene. La tipologia di certificato, poi, indica come la variazione del bene riflette il prezzo di mercato del certificato stesso. Gli investitori possono vendere o comprare i certificati in ogni momento entro la data di scadenza. Un’ultima puntualizzazione riguarda il ruolo dell’emittente. Come già detto gli strumenti sono emessi da grandi istituti bancari. Il merito creditizio e il rating della banca che li emette ricopre un ruolo molto importante. È fondamentale che l’emittente sia presente in borsa e proponga una liquidità sufficiente. inoltre è costretto a riacquistare i certificati così come ha diritto a di usare i fondi investiti dall’investitore.

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