Assegno Universale, è il momento di aumentare l’importo e ottenere più soldi

Aumentare l’importo dell’Assegno Unico Universale per ottenere più soldi. Scopriamo come procedere per realizzare l’obiettivo.

La famiglie con figli a carico possono aumentare l’Assegno Unico inviando l’ISEE corrente. Perché rinunciare a soldi in più al mese?

Assegno Unico Universale
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Dal mese di gennaio ad oggi la situazione economica di una famiglia può essere mutata in peggio. Qualora il reddito percepito dovesse risultare più basso rispetto all’inizio dell’anno – ossia al momento del calcolo dell’ISEE – si potrebbe volgere la situazione a proprio favore aumentando l’importo dell’Assegno Unico Universale. Il riconoscimento della misura è legato alla soddisfazione di vari requisiti, primo tra tutti la presenza di figli a carico. Il numero dei figli e il reddito concorrono, poi, alla determinazione del valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Questo risulta determinante per stabilire l’appartenenza della famiglia ad una specifica fascia reddituale in base alla quale spetta una certa somma mensile a figlio. Un reddito inferiore potrebbe garantire uno scaglione differente e, dunque, più soldi.

Assegno Universale, è il momento di inviare l’ISEE corrente?

L’ISEE corrente differisce dall’ISEE ordinario in quanto prende in considerazione la situazione reddituale e patrimoniale dell’ultimo anno e non quella di due anni prima. Di conseguenza chi è consapevole di aver subito un peggioramento della condizione economica dovrà approfittare della possibilità di richiedere l’ISEE corrente e utilizzarlo per far aumentare l’Assegno Unico Universale.

Le prime condizioni ammessa per poter richiedere il ricalcolo sono la variazione della situazione lavorativa e l’interruzione dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari che non rientrano nel reddito complessivo per uno o più membri della famiglia. Un terzo requisito è la variazione della situazione reddituale del nucleo familiare maggiore al 25% rispetto alla condizione presente nel calcolo dell’ISEE ordinario. Da qui si evince come la richiesta dell’ISEE corrente può pervenire unicamente solo successivamente alla presentazione dell’ISEE ordinario. La variazione patrimoniale, invece, dovrà essere superiore al 20% e comunicata a partire dal 1° aprile.

Alcune precisazioni sull’opportunità

L’aggiornamento dell’ISEE può essere attualmente richiesto ma solo se il cambiamento comporterà un passaggio di scaglione reddituale. Ricordiamo che le fasce vanno da redditi inferiori a 15 mila euro per avere 175 euro per figlio a carico fino a ISEE massimo di 40 mila euro per ottenere 50 euro al mese. Chi già rientra nella soglia sotto i 15 mila euro con l’ISEE ordinario non dovrà procedere con la richiesta dell’ISEE corrente. Eventuali variazioni reddituali, infatti, non comporterebbero alcun aumento. Il discorso cambia per chi supera i 15 mila euro dato che il peggioramento della situazione economica potrebbe comportare un valore ISEE inferiore e dunque un incremento dell’Assegno Universale.

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