Torna l’incubo salmonella: ancora un alimento ritirato dal mercato

Non c’è pace per i consumatori italiani. Non basta la crisi, ora ci si mette anche il rischio per la propria salute che arriva dagli alimenti.
Nel vero senso della parola, quello pieno del tutto, possiamo affermare che non c’è pace per i consumatori italiani. Settimana dopo settimana complice la crisi, devastante più che mai, la condizione media dei cittadini è sempre più traballante. In più ci si mette la cronaca con storia che spesso sarebbe meglio non leggere, anche se poi la cosa potrebbe risultare davvero pericolosa considerando che si tratta della nostra salute.
salmonella
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Nei mesi scorsi l’allarme salmonella ha letteralmente devastato la serenità dei cittadini italiani e non solo. Come dimenticare la vicenda che nel periodo pasquale ha riguardato le uova di cioccolato a marchio kinder. Una vera e propria piccola epidemia che ha portato alla chiusura di una fabbrica in Belgio del noto marchio. Il rischio in quella fase ha letteralmente minato la serenità dei cittadini che a quel punto sentivano quanto mai pressante il rischio di contagio.

Il rischio, quello citato in precedenza è purtroppo ancora tra noi, ce lo racconta la cronaca sui giornali o sul web. Continuano le operazioni di ritiro di prodotti di genere alimentari a causa del tanto temuto bacillo. Una situazione che sfiora il surreale. Immaginare ai giorni nostri rischi tali per il nostro organismo derivanti da prodotti selezionati, accuratamente conservati e distribuiti, a questo punto tutto in teoria. La pratica, purtroppo dice ben altro.

Gli italiani hanno paura. Di recente poi addirittura abbiamo realizzato di una intossicazione alimentare derivata dal consumo di acqua naturale, che dire, i cittadini non sanno davvero più cosa pensare. La crisi e l’incertezza regnano sovrane in questo periodo storico. In più la continua minaccia invisibile che arriva dai luoghi che sempre in teoria riteniamo essere i più sicuri in assoluto. Cosa succederà a questo punto? Quali saranno i rischi che vivremo in futuro?

Torna l’incubo salmonella: ecco cosa è successo con uno specifico lotto di carne

Hamburger salmonella
Web

Stando a quanto riferito dal sito web dell’Istituto Superiore di Sanità: “La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono Senteritidis e S. typhimurium”.

L’ultimo caso confermato riguarda il ritiro di un lotto specifico di hamburger di vitello richiamati dal mercato. Il cliente in questione ha analizzato a campione lo specifico prodotto alimentare riscontrando la presenza di salmonella spp. Il lotto di hamburger di vitello in questione è quello dal peso singolo di 200 grammi della Vitello Casa Vercelli numero 1204741. 116 pezzi in tutto divisi in venti cartoni. Massima allerta quindi tra i cittadini nel caso in cui si venisse o si fosse già venuti a contatto con questo specifico prodotto.

Si tratta in totale di 116 pezzi, divisi in venti cartoni. La raccomandazione è quella di fare molta attenzione e verificare se il prodotto che si ha in casa fa parte di quelli da evitare. Sempre in base a quanto riportato dal sito dell’Iss: “Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come Styphimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica“.

Il rischio insomma è ancora molto alto, i cittadini sono in continuo pericolo e la massima attenzione spesso davvero non basta. Il momento è davvero più che critico.

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