Il prodotto va a ruba, nei negozi non si trova: ecco cosa sta succedendo

Se pensiamo a quello che in questo particolare periodo stiamo vivendo non sarà certo difficile capire cosa succede.

In questa particolarissima fase dell’anno ci troviamo di fronte ad una situazione che difficilmente avremmo immaginato. Oggi, come mai probabilmente negli ultimi anni ci troviamo a dover far fronte ad una situazione in alcuni casi ingestibile, nel vero senso della parola. Non stiamo parlando di crisi, o degli equilibri precari in cui versa la nostra società, non ora, il problema in questo caso è un altro.

supermercati scaffali vuoti
Foto © AdobeStock

Succede in pratica quello che in qualche modo ci si poteva anche aspettare considerata quelle che al momento sono le temperature che incontrastate regnano in tutto il paese. Il termometro ormai non riesce a scendere oltre una certa soglia, il livello di caldo, sta toccando ormai da giorni temperature record, niente di prevedibile, niente che in qualche modo potevamo aspettarci. Oggi più che mai possiamo affermare di vivere, sotto questo punto di vista, l’ennesimo disagio.

Come se non bastasse il già particolare momento storico, quello che sta succedendo al nostro paese e non solo a lui in seguito alla crisi innescata dalla pandemia di covid e poi dalla guerra in Ucraina. Una serie di dinamiche che passo dopo passo hanno letteralmente messo in ginocchio il nostro paese, tra l’altro, piegato ulteriormente dalla crisi politica. I cittadini ad oggi corrono ai ripari, almeno ci provano, anche se non sempre, ciò, è possibile.

Il caldo di questi giorni chiede con la massima urgenza una corsa ai ripari da parte dei cittadini italiani. Quello che può essere fatto, chiaramente, nei limiti delle proprie possibilità. Ultimamente anche l’utilizzo del climatizzatore è diventato assai proibitivo, con alcuni limiti in certi casi imposti addirittura dallo Stato. Senza dimenticare inoltre l’aumento medi o del costo dell’energia elettrica. L’unica salvezza potrebbe paradossalmente essere rappresentata dal caro vecchio ventilatore.

Il prodotto va a ruba, ma nei negozi non si trova: ecco la situazione nei supermercati

Alcune città italiane negli ultimi giorni si sono trovati di fronte a picchi di 43 gradi e non è tutto. In alcuni casi abbiamo visto livelli di siccità che nel nostro paese non si vedevano da ben 70 anni. La stessa condizione, inoltre, è vissuta da molti alri paesi europei, con in alcuni casi situazioni addirittura peggiori. In Francia ed in Spagna, ad esempio, la temperature hanno toccato livelli assolutamente impensabili muovendosi anche tra i 39 ed i 45 gradi.

Stesso discorso vale per la Gran Bretagna, dove addirittura il Governo considerato il caldo record ha sconsigliato ai cittadini di mettersi in viaggio se non strettamente necessario. Inoltre, cosi come anticipato, in molti casi è stata imposta una certa regola nell’utilizzo del climatizzatore di casa propria. La soluzione a quel punto, diventa in maniera del tutto obbligata affidarsi al ventilatore, ma anche in queto caso, cosi come avviene tra l’altro nel nostro paese c’è un grosso problema.

Questo tipo di prodotto, tra l’altro negli ultimi tempi dalle caratteristiche sempre più evolute ed al passo con le ultime innovazioni tecnologiche, è praticamente introvabile nel nostro paese anche ad esempio nei supermercati. Scaffali vuoti in tutto il paese simboleggiano la grande richiesta da parte dei cittadini di questo particolare strumento, cosi come la sua relativa successiva carenza. Al momento la soluzione è offerta dal web, con contesti di e-commerce pronti ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, spesso anche con offerte davvero speciali. Il caldo avanza insomma e nelle città è impossibile non notarlo.

Oggi insomma ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente eccezionale che impone relativi atteggiamenti da parte dei cittadini. Correre ai ripari, spesso non basta. La crisi porta via anche gli strumenti su quali ripiegare, con molta probabilità. Bisognerà attendere l’arrivi di temperature più miti, si spera nel giro di poche settimane. La ricetta, potrebbe essere questa, l’attesa.

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