Mutuo prima casa, attenzione: cosa succede a chi è in comunione dei beni

Attenzione, cosa succede a chi richiede il mutuo prima casa ed è in regime di comunione dei beni? Ecco la verità che non ti aspetti.

Tra le agevolazioni più ambite del 2022, è bene sapere cosa cambia nel caso in cui si richieda il mutuo prima casa e si è in regime di comunione dei beni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

mutuo comunione dei beni
Foto © AdobeStock

Da ormai oltre due anni ci ritroviamo purtroppo a dover fare i conti con tutta una serie di fattori che hanno delle ripercussioni non indifferenti sulle nostre vite dal punto di vista sia sociale che economico. Riuscire a fronteggiare le varie spese risulta sempre più difficile, con tante famiglie che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

Tanti e diversi, d’altronde, sono i costi da dover sostenere, come ad esempio la rata del mutuo della propria abitazione. Proprio soffermandosi su quest’ultimo è bene sapere cosa cambia nel caso in cui si richieda il mutuo prima casa e si è in regime di comunione dei beni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Mutuo prima casa, attenzione, cosa succede a chi è in comunione dei beni: tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo già avuto modo di vedere assieme come siano in molti a chiedersi se sia meglio scegliere un mutuo a tasso fisso oppure variabile. Oggi, invece, ci soffermeremo sulla richiesta del mutuo prima casa e su cosa cambi nel caso in cui si sia in regime di comunione dei beni.

A tal proposito ricordiamo innanzitutto che si tratta di un mutuo ipotecario destinato ai soggetti che acquistano un immobile per la prima volta e decidano di adibirla a prima casa. La banca può in questo caso può finanziare fino ad un massimo dell’80% della spesa da sostenere.

Ebbene a differenza di quanto si possa pensare, il coniuge che desideri acquistare un immobile beneficiando dello sconto fiscale previsto per l’acquisto della prima casa, non potrà farlo nel caso in cui l’altro coniuge abbia già usufruito della stessa agevolazione e la coppia sia in regime di comunione dei beni. A fornire tale chiarimento ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate con la risposta numero 400 dello scorso primo agosto.

Stando a quanto si evince dal DPR 131 del 1986, infatti, per poter acquistare casa e beneficiare dell’agevolazione è necessario che “l’acquirente dichiari di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni“.

Ne consegue, pertanto, che in regime di comunione dei beni non è possibile beneficiare dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa, nel caso in cui l’altro coniuge abbia già usufruito di tale opportunità.

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