Commercialista, occhio all’errore: chi paga se il professionista sbaglia? L’amara verità

Attenzione, chi paga nel caso in cui il commercialista commetta degli errori? Ecco l’amara verità e come difendersi.

Sono in molti a chiedersi quali siano le conseguenze nel caso in cui a commettere un errore sia il commercialista. Di chi è la responsabilità e come fare a difendersi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

errore commercialista
Foto © AdobeStock

Famiglia, tempo libero, attività lavorativa e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le cose da fare che richiedono puntualmente il nostro impegno, oltre che tempo. Tra questi si annovera senz’ombra di dubbio la dichiarazione dei redditi, così come molti altri adempimenti fiscali con cui puntualmente ci ritroviamo a dover fare i conti. A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere assieme che chi è disordinato e ha poca memoria rischia di pagare più tasse.

Non stupisce, quindi, che proprio per evitare spiacevoli inconvenienti in molti decidano di affidarsi ad esempio ad un commercialista. Proprio in tale ambito sorge spontanea una domanda: chi paga nel caso in cui un professionista commetta degli errori? Di chi è la responsabilità e come fare a difendersi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Commercialista, chi paga se il professionista sbaglia? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Come già detto sono in molti a chiedersi quali siano le conseguenze nel caso in cui a commettere un errore sia il commercialista. In particolare ci si chiede di chi è la responsabilità e come fare a difendersi? Ebbene, bisogna sapere che non è possibile fornire una risposta a priori.

Questo in quanto la responsabilità del commercialista e le conseguenze per il cliente differiscono a seconda delle circostanze. In linea generale, comunque, è possibile dire che i professionisti devono rispettare la cosiddetta “diligenza professionale”.

Ovvero devono svolgere il proprio lavoro con diligenza, evitando errori grossolani o superficiali. Nel caso in cui non si dimostri professionale, ecco che si può richiedere un rimborso delle spese che si è dovuto sostenere in presenza di errori.

Nel caso in cui un commercialista commetta errori in malafede, invece, il cliente non dovrà  pagare delle sanzioni per poi richiedere in futuro il relativo rimborso. In caso di dolo, infatti, non bisogna assolutamente pagare. A tal fine, però, è necessario denunciare il commercialista e dimostrare che la dimenticanza o l’errore in questione siano esclusivamente colpa del professionista.

Commercialista, chi paga se il professionista sbaglia? Occhio agli obblighi del contribuente

Dall’altro canto, se non si riesce a dimostrare la malafede del professionista, quest’ultimo non può essere considerato responsabile. Questo in quanto il cliente ha l’obbligo di verificare il corretto adempimento dell’incarico conferito al professionista. Entrando nei dettagli, se il commercialista risulta, ad esempio, irraggiungibile per tutto il periodo in cui è necessario consegnare la dichiarazione dei redditi, allora si tratta di dolo.

Se, invece, il professionista rimane disponibile ma si dimentica di presentare la dichiarazione dei redditi, allora la colpa ricade sul cliente. Questo in quanto proprio il cliente ha l’obbligo di vigilare sul professionista. Tuttavia, in un caso di questo  tipo, dopo aver provveduto al pagamento di quanto dovuto, il cliente può richiedere un rimborso per danni per negligenza.

Commercialista, chi paga in presenza di errori nella dichiarazione

Cosa succede, invece, in caso di errori nella dichiarazione? Ebbene, in quest’ultimo caso, come stabilito dalla Cassazione, in presenza di una dichiarazione dei redditi irregolare, il commercialista deve pagare la metà delle sanzioni inflitte al cliente, a titolo di risarcimento.

In ogni caso, ad eccezione della malafede del professionista, il cliente deve sempre pagare le sanzioni conseguenti eventuali ritardi o errori. Solo in seguito potrà richiedere il relativo rimborso. Questo in quanto, come già detto, il contribuente ha l’obbligo di vigilare sull’operato del professionista a cui si decide di affidarsi.

Impostazioni privacy