Uscita dal mondo del lavoro a 58 anni: la platea si allarga

L’uscita dal mondo del lavoro a 58 anni nel 2023 sarà possibile per una categoria di lavoratori. La conferma arriva dal Orlando.

Prima della crisi del Governo la proroga di Opzione Donna è stata confermata dal ministro Orlando. Cosa accadrà ora?

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Pochi giorni fa il Ministro Orlando ha confermato la proroga di Opzione Donna per il 2023 con un ampliamento della platea delle beneficiarie. Eravamo nel pieno della crisi di Governo ma ora che le Camere si sono definitivamente sciolte che cosa accadrà? Le lavoratrici temono il peggio ipotizzando l’addio al sistema che permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. La misura è tra i nomi di un lungo elenco di questioni a rischio dopo la fine del Governo Draghi. Il taglio del cuneo fiscale, il Reddito di Cittadinanza, i Bonus contro l’inflazione, la riforma delle pensioni, non vi sono più certezze ma solo timori fino alle prossime elezioni. In più i soldi del PNRR sono a rischio.

L’Italia di ritrova a partire da zero nel momento sbagliato. La ripresa si stava lentamente facendo sentire quando la politica ha deciso di gettare nuovamente gli italiani nel profondo baratro di una nazione spaccata e priva di ali per volare.

Uscita dal mondo del lavoro a 58 anni, Opzione Donna verrà confermata?

La Riforma delle Pensioni riparte, come l’Italia, da zero. Le tempistiche sono molto strette, il nuovo Governo non si insedierà prima di ottobre e per riformare il sistema pensionistico ci saranno solo pochi mesi. I lavoratori temono il ritorno della Legge Fornero mentre chi ambisce all’uscita dal mondo del lavoro anticipata ha paura di non poter più approfittare dell’APE Sociale e di Opzione Donne. Entrambe le misure sono state confermate da Orlandi prima della caduta del Governo Draghi. Le sue parole saranno foglie al vento o verranno scritte nero su bianco?

Difficile a dirsi. L’onorevole Walter Rizzetto è certo che la proroga ci sarà mentre Cesare Damiano ha molti dubbi in merito. I sindacati continueranno a spingere affinché le giuste modifiche vengano apportate al sistema pensionistico italiano. L’obiettivo è raggiungere compromessi vantaggiosi per i lavoratori eliminando, ad esempio, l’unicità del calcolo contributivo. Opzione Donna è, invece, un’opzione da confermare perché apprezzata dalla lavoratrici. Non solo, la platea potrebbe allargarsi.

Le nuove beneficiarie della misura

Opzione Donna prevede la possibilità di uscire dal mondo del lavoro a 58 oppure 59 anni con 35 anni di contributi. La differenza di età dipende dall’impiego. Le dipendenti possono andare in pensione a 58 anni, le lavoratrici autonome a 59 anni con raggiungimento dei requisiti entro il 31 dicembre 2021. Finora, dunque, hanno potuto approfittare della misura le nate nel 1963 e nel 1962.

Con l’estensione del termine ultimo per il soddisfacimento delle condizioni al 31 dicembre 2022, la platea si allargherebbe con il coinvolgimento delle nate del 1964 e 1963.

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