Pagamento con il POS negato, scatta la prima sanzione per un tabaccaio: è solo l’inizio…

Rifiuta il pagamento con il POS per l’acquisto di un pacchetto di sigarette. La Guardia di Finanza multa l’esercente per contravvenzione alla normativa.

A Rimini è scattata la prima sanzione per il titolare di un bar-tabaccheria che non ha accettato il pagamento con il POS di un pacchetto di sigarette.

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Dallo scorso 1° luglio vige l’obbligo del possesso del POS per esercenti e professionisti e il dovere di accettare il pagamento elettronico anche per un acquisto di pochi euro. La direttiva è stata imposta per compiere un grande passo in avanti nella lotta all’evasione fiscale ma rappresenta un enorme ostacolo ai guadagni per i negozianti. Gli esercenti lamentano le difficoltà in cui incorrono nel far pagare con il Bancomat o con la carta di credito beni già tassati alla fonte come sigarette e valori bollati. I tabaccai sono sul piede di guerra e vorrebbero che l’esecutivo introducesse modifiche alla normativa volte alla loro tutela. Ma, al momento, devono rispettare la Legge o scatterà la sanzione come accaduto a Rimini.

Pagamento con il POS negato a Rimini, scatta la prima sanzione

Un cliente ha chiesto di pagare con il POS un pacchetto di sigarette dal valore di 5 euro ma l’esercente ha risposto di non avere l’apparecchio. Il rifiuto è stato colto dal cittadino di Rimini come una sfida. Ha chiamato il 117 per segnalare l’accaduto allertando, così, la sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza. Recatesi sul posto, le Fiamme Gialle hanno appurato l’assenza del POS nel bar-tabaccheria e, dunque, la violazione della normativa da parte dell’esercente.

Sono scattati, così, i primi provvedimenti per il mancato adeguamento all’obbligo introdotto il 1° luglio. La Guarda di Finanza ha segnalato l’accaduto alla Prefettura e, ora, gli Uffici dovranno decidere se potrà essere applicata la sanzione di 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata. Secondo la normativa, infatti, la multa scatta nel momento in cui un esercente nega il pagamento con il POS al cliente e non per il mancato possesso dell’apparecchio.

I tabaccai rivendicano i propri diritti

Il Presidente della Federazione Tabaccai della provincia di Rimini Giorgio Dobori ha affermato di essere favorevole all’intento di aumentare il numero delle transazioni elettroniche per una riduzione dell’evasione fiscale. Allo stesso tempo, però, occorre trovare dei compromessi e delle deroghe per specifiche tipologie di servizi come le ricariche telefoniche e i valori bollati. Con le commissioni elevate i guadagni per l’esercente di riducono notevolmente e tante attività sono a rischio di chiusura se non si interverrà a loro favore. Dialogare con l’esecutivo sarà ora più difficile con la Crisi di Governo ma la battaglia continuerà. Al momento l’unico modo per abbattere i costi delle commissioni è approfittare di una convenzione con Poste Italiane volta a tutelare tabaccai e professionisti.

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