Scattano verifiche e multe per gli esercenti senza POS: chi farà la parte del poliziotto

In arrivo verifiche e multe per gli esercenti in seguito all’introduzione dell’obbligatorietà di accettare i pagamenti con il POS. Chi effettuerà i controlli?

Dal 1° luglio tutti gli esercenti e i professionisti hanno l’obbligo di dotarsi di POS ma chi verificherà l’osservanza della Legge?

verifiche e multe POS
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La lotta contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro ha spinto il Governo ad anticipare l’entrata in vigore delle sanzioni per chi non rispetta l’obbligo di POS. Dal 1° gennaio 2023 al 1° luglio 2022 per cominciare il prima possibile a monitorare con controlli più stringenti le transazioni di denaro. Ad oggi, dunque, dovranno dotarsi di POS artigiani, commercianti, tassisti, titolari di attività di ristorazione, venditori ambulanti, agriturismi, attività ricettive e professionisti autonomi con contatti diretti con i clienti. Solamente un momentaneo impedimento dovuto alla connessione potrebbe consentire all’esercente di rifiutare il pagamento con il POS ma il cliente sarebbe altrettanto libero di negare il pagamento in contanti.

Verifiche e multe, le conseguenze dell’obbligo del POS

La normativa stabilisce che l’esercente potrà essere multato sia per la mancanza di dotazione del POS sia per un rifiuto di pagamento elettronico. Il cliente deve essere libero di corrispondere quanto dovuto con carta di credito, debito o bancomat e un “no” come risposta non è ammissibile. Il negoziante o il professionista potrà rifiutare la transazione unicamente per problemi di linea ma al contempo dovrà permettere al cliente di attendere il funzionamento della connessione oppure di scegliere un altro metodo di pagamento come il bonifico.

Se il motivo del rifiuto non è legato alla connessione, il cittadino potrà denunciare l’accaduto alla Guardia di Finanza o alla Polizia. Le Autorità dovranno intervenire con verifiche e multe dove necessario. La sanzione sarà pari a 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata. Se non parte alcuna denuncia dal cliente, l’esercente o il professionista non rischia nulla dato che la Guardia di Finanza o la Polizia non hanno presupposti per svolgere i controlli.

Attenzione ai controlli a campione

Le verifiche a campione potrebbero far scattare le multe per gli esercenti che non hanno il POS o rifiutano spesso le transazioni elettroniche. I controlli scatteranno principalmente qualora i pagamenti con il POS risultassero quasi nulli o troppo pochi indipendentemente dalla segnalazione del cliente. L’importo della sanzione sarebbe sempre lo stesso e la possibilità di corrispondere una somma ridotta non esiste.

Abbiamo chiarito, dunque, quando scattano le verifiche e le conseguenti multe. Non è scontato, però, che alcune direttive possano essere modificate dato che i tabaccai hanno iniziato una battaglia contro l’obbligo del POS a causa delle commissioni su prodotti già tassati come sigarette e valori bollati che abbassano notevolmente i guadagni.

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