Costume da bagno, multe salate per chi lo sfoggia ovunque: sarà un’estate di grande sofferenza

Vietato girare con il costume da bagno, si rischiano multe molto onerose. L’obiettivo è tutelare il decoro pubblico; scopriamo i luoghi proibiti.

Una calda estate rischia di diventare ancora più torrida non potendo girare liberamente con il costume da bagno in prossimità del mare.

costume da bagno
Adobe Stock

I Comuni italiani sono concordi tra loro, le strade cittadine non sono un red carpet su cui sfoggiare costumi da bagno ma luoghi in cui rispettare il decoro pubblico. Girare con poca pelle coperta e con il torso nudo non è ammissibile e le ordinanze comunali parlano chiaro. Chi si ritroverà senza canottiera e pantaloncini rischia una severa multa. Attenzione, dunque, alle località in cui ci si trova e alle direttive comunali perché la vacanza potrebbe diventare un salasso. I regolamenti dei Comuni specificano con esattezza dove è concesso girare in costume e dove occorre necessariamente coprirsi. Il codice di abbigliamento è indiscutibile e chi si “ribella” considerando l’estate come la stagione delle libertà sarà chiamato a pagare la sua scelta.

Costume da bagno, si può sfoggiare solo in spiaggia

La comodità non deve far trascurare il buon gusto. Per quanto possa risultare piacevole in estate spostarsi dalla spiaggia a strade cittadine più interne con il costume da bagno non bisogna dimenticare le regole del vivere civile e soprattutto del decoro pubblico. Massimo Coppola, Sindaco di Sorrento, ha stabilito con un regolamento cittadino l’assoluto divieto di circolare in città a torso nudo e con il costume. La direttiva si è resa necessaria dopo aver appurato il malcostume circolante e i comportamenti percepiti dagli abitanti come contrari al decoro e alla decenza. Chi viola la regola dovrà sborsare tra i 25 e i 500 euro di multa. Saranno gli agenti della Polizia Municipale a erogare le sanzioni per i trasgressori.

Comuni diversi, stesse regole

A Cagliari vige il divieto di girare a torso nudo o solamente con il costume da bagno fuori dagli stabilimenti balneari o dalle zone a ciò destinate. A Villasimius, il sindaco ha firmato in pochi giorni tre diverse ordinanze volte a tutelare il decoro urbano e a migliorare la convivenza civile e la vivibilità degli spazi pubblici. L’obbligo è di coprirsi circolando lontano dalle spiagge fino al 30 settembre. Continua a vigere il divieto di spostamenti in costume a Giulianova, vicino Teramo, con riferimento ad un’ordinanza di 4 anni fa mai passata di moda.

Passando al nord Italia, il delizioso Comune di Caorle, in Veneto, ha pensato di tutelare il decoro pubblico multando chi girerà in deshabillé vicino alle chiese e per le stradine colorate del piccolo borgo marinaro. Il costume, dunque, è ammesso unicamente presso il lungomare. Stesse direttive per il Comune di Praia a Mare vicino Cosenza e per Tropea, dove le multe costeranno dai 125 ai 500 euro. Infine, pur non essendo una città sul mare, a Milano vige un’ordinanza che vieta abbigliamento stile marino in città e nel Parco Nord. I trasgressori verranno multati con sanzioni dai 300 euro in su.

Impostazioni privacy