Pensioni: i contributi mancanti li versa l’Inps, anche senza legge 104 e invalidità

Il deficit di contributi viene colmato dall’Inps. Per chi vede flettere la propria carriera lavorativa, il treno pensione potrebbe non essere perso.

 

Se la regolarità in tutti gli ambiti fosse di questo mondo, di certo ci sarebbe qualche problema in meno in circolazione. Il punto è che, il più delle volte, è proprio la discontinuità a farla da padrone.

Pensione contributi gratis
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Specie per quel che riguarda il lavoro. Non è un mistero che larga parte dei contribuenti, soprattutto coloro che non hanno avuto la fortuna, l’opportunità (o perché no, anche il merito) di ricevere un contratto lavorativo a tempo indeterminato, abbiano visto la loro carriera essere soggetta alle ondate della marea. Quindi ai famigerati alti e bassi.

Ecco perché l’argomento pensione, per una vasta schiera di contribuenti, sfiora i parametri del tabù. Specialmente fra i più giovani, l’agognata regolarità contributiva somiglia decisamente a una chimera. Anche perché, al netto di incentivi e promesse varie, è chiaro che con le scorie della crisi economica portata dalla pandemia toccherà farci i conti ancora  a lungo. Senza contare che questa è intervenuta in un quadro già abbondantemente compromesso.

A ogni modo, non bisogna per forza disperare. Nell’augurarsi che, con il proprio impegno, l’occasione giusta finalmente arrivi, si potrebbe orientare il proprio sguardo sulle possibilità concrete di dare una spinta alla propria pensione. Qualche metodo per ovviare alle difficoltà di pagare i propri contributi all’Inps effettivamente esiste e non solo in termini integrativi ma addirittura sostitutivi. Soluzioni che consentirebbero, chiaramente, di evitare che l’importo della pensione diminuisca o che il suo raggiungimento si allontani troppo. È l’Inps stesso che ha deciso di intervenire in tal senso, dando una sterzata a pensione e contributi.

Pensione, ecco come funzionano i contributi aggiuntivi

La soluzione per non ritrovarsi troppo indietro con i contributi è quella dell’accredito gratuito. L’Inps, infatti, ha disposto degli accrediti che non comportano né oneri a carico del professionista né altri costi dovuti alla differente procedura. Tali contributi saranno versati nei periodi in cui il lavoratore si ritrova costretto, per ragioni altre rispetto alla propria volontà, a interrompere la propria attività lavorativa. Una bella notizia, senza dubbio. La quale, tra l’altro, arriva nello stesso momento in cui le pensioni hanno subito una spinta da 655 euro in base all’aumentato costo della vita. L’accredito dei contributi pensione gratuiti nel 2022 è garantito non solo a chi ha visto interrompersi la propria carriera ma anche a chi è incappato in un semplice rallentamento. Tali contributi, naturalmente, contribuiranno a formare (e aumentare) l’importo totale della pensione.

In sostanza, la Legge consente sia di mantenere il proprio rapporto professionale che la propria copertura a livello di contributi. In questo quadro si parla di contributi figurativi, accreditati dalle Gestioni pensionistiche, sia per i lavoratori del pubblico che del privato. Senza che alcun onere ricada sui dipendenti. Il quadro contributivo ne esce quindi rafforzato (del resto, anche per alcuni non lavoratori è previsto un piano di versamento). In effetti, l’Inps riconosce dei contributi gratuiti anche per coloro che, per ragioni familiari, non possono recarsi al lavoro (ad esempio per un familiare malato). In questi casi, l’intervento dell’Istituto arriva anche in assenza della Legge 104 o dell’invalidità. Senza contare che nelle Gestioni pensionistiche possono convogliare il congedo parentale che quello per malattia di un figlio. Beneficio che riguarda, indipendentemente, entrambi i genitori. Inoltre, l’accredito avverrà in maniera automatica. Più semplice di così.

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