Saper effettuare correttamente la manovra di Heimlich consente di salvare delle vite a rischio soffocamento. Vediamo quando e come agire.
La manovra di Heimlich salva la vita in caso di un’ostruzione delle vie respiratorie. Impariamo come si pratica per non farci trovare impreparati.
Passiamo le giornate su Instagram, YouTube e WhatsApp guardando meme, video di persone discutibili che si improvvisano professori e inventano una lingua inutile, storie di chi si vanta di aver comprato scarpe da duemila euro e poi, nel momento in cui la realtà ci riporta davanti alla vita vera, non siamo in grado di reagire prontamente. Perché invece di sprecare tempo dietro a contenuti inutili e poco proficue non si pensa ad imparare qualcosa di fruttuoso e vitale? Si potrebbe, ad esempio, vedere e rivedere più volte il video della manovra di Hemlich (in fondo all’articolo) per apprendere un sistema salva-vita. Parliamo di una tecnica di primo soccorso da utilizzare quando una persona sta soffocando per un’ostruzione delle vie respiratorie.
Manovra di Hemlich, cos’è e quando va messa in atto
Henry Heimlich è il medico che nel 1974 descrisse per primo la manovra contro il soffocamento provocato dalla presenza di corpi estranei nelle vie aeree. L’esecuzione corretta può essere praticata su ogni persona anche se occorre specificare che i lattanti e i neonati necessitano di un sistema differente di disostruzione. In generale, dal compimento dell’anno di età è possibile effettuare la manovra.
Per eseguire la procedura non occorre avere una laurea ma la volontà di apprendere la tecnica seriamente seguendo dei corsi di primo soccorso spesso organizzati da associazioni, scuole, ospedali. La prima indicazione che si apprenderà è la necessità di mettere in atto la manovra di Heimlich solamente se si è certi che la persona sta soffocando per la presenza di un corpo estraneo nelle vie aeree. In secondo luogo, le spinte addominali previste dalla procedura devono essere effettuate solamente se il soggetto è cosciente.
Come riconoscere l’imminente rischio di soffocamento
I segnali che lasciano intendere un imminente soffocamento sono le mani portate alla gola, l’incapacità di parlare, la difficoltà a respirare e l’emissione di suoni striduli ad ogni tentativo di inspirazione. Altri segni sono una debole tosse e il cambiamento della colorazione della pelle (dal rosso al violaceo al bluastro) per la graduale mancanza di ossigeno.
Se la persona tossisce energicamente e riesce a inspirare profondamente è consigliabile invitarla a continuare con queste due azioni per provare ad espellere il corpo estraneo. Solamente nel caso in cui la capacità respiratoria e la potenza del colpo di tosse dovessero ridursi notevolmente si potrebbe passare alla manovra di Heimlich.
Come si pratica la manovra di Heimlich
Attendere i soccorsi potrebbe rivelarsi fatale per chi sta soffocando. Di conseguenza, occorre agire tempestivamente nel momento in cui ci si rende conto che un corpo estraneo sta bloccando le vie respiratorie della persona. Il soccorritore dovrà posizionarsi in piedi alle spalle della vittima che potrà trovarsi seduta o in piedi. Dovrà, poi, piegare la persona in avanti e cingergli la vita con entrambe le braccia. Una mano andrà chiusa a pugno ponendo la parte appiattita del pollice (all’altezza della falange) a contatto con l’addome della vittima. Esattamente va posta tra l’estremità inferiore dello sterno e l’ombelico. L’altra mano, invece, deve afferrare il pugno in posizione con presa salda per garantire compressioni addominali efficaci.
A questo punto inizierà il lavoro di pressione sull’addome. Le spinte dovranno essere rapide, decise e profonde ed eseguite seguendo il senso antero-posteriore e caudo-craniale (dall’esterno all’interno e dal basso verso l’alto) per tirare a sé la vittima come se si volesse sollevare verso l’alto. La procedura dovrà continuare fino a che il corpo estraneo non sarà espulso. Se la vittima, nel frattempo, perde conoscenza occorrerà sospendere la manovra di Heimlich.