Pensioni, maxi aumento in vista a partire dal 2023 grazie all’inflazione: la verità che non ti aspetti

Buone notizie in arrivo per molti pensionati che a partire dal 2023 potranno beneficiare di un assegno più ricco. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Maxi aumento in vista a partire dal 2023 dei trattamenti pensionistici grazie all’inflazione. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

La pensione si rivela essere, senza alcuna ombra di dubbio, un traguardo importante della propria esistenza. Dopo aver trascorso tutta una vita a lavorare, infatti, è possibile finalmente staccare la spina e dedicarsi ai propri interessi. Non sempre, però, le cose vanno come sperato. Lo sanno bene, purtroppo, i  molti anziani che si ritrovano a vivere con pensioni al di sotto di 1.000 euro al mese.

Degli importi particolarmente bassi, che rendono inevitabilmente molto difficile riuscire a far fronte alle varie spese. Proprio in tale ambito, pertanto, interesserà sapere che giungono buone notizie per molti pensionati che a partire dal 2023 potranno beneficiare di un assegno più ricco. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pensioni, maxi aumento in vista: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto giungono ottime notizie per molti pensionati che a partire dal 2023 potranno beneficiare di un assegno più ricco rispetto all’anno in corso. Questo sarà possibile per via dell’aumento dell’inflazione che porterà, a sua volta, a dover fare i conti con una rivalutazione dei trattamenti pensionistici.

Entrando nei dettagli ricordiamo che la percentuale presa in considerazione nel corso del 2022 è pari all’1,7%. L’Istat, però, ha in seguito attestato un tasso di inflazione definitivo per il 2021 pari all’1,9%. Quest’ultimo, come è possibile notare,  è più alto rispetto a quello utilizzato in via provvisoria dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Ma non solo, come riportato anche dal Corriere della Sera, l’inflazione nel 2022 potrebbe toccare, secondo le prime stime sull’anno in corso della Banca Centrale Europea, almeno il 6,8%. Proprio per questo motivo a partire dal 2023 molti pensionati potranno beneficiare di un aumento sull’importo del trattamento pensionistico per effetto della rivalutazione.

Ad esempio, chi percepisce una pensione pari a circa mille euro si potrebbe veder corrispondere un adeguamento pari a circa 68 euro al mese. In presenza di una pensione pari a circa due mila euro, invece, nel 2023, potrebbe essere riconosciuto un adeguamento pari a circa 136 euro in più al mese.

Ma non solo, nel 2023 verrà corrisposto anche il conguaglio degli arretrati per gli importi non riconosciuti nel 2022. In questo modo saranno in tanti l’anno prossimo ad aver diritto ad un vero e propri maxi assegno.

Al momento comunque, è bene ricordare, si tratta solo di stime. Non resta quindi che attendere per vedere quali saranno le prossime mosse in tal senso e a quanto ammonteranno effettivamente gli aumenti sugli importi dei trattamenti pensionistici nel 2023.

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